venerdì, 15 Novembre, 2024
Esteri

Trump o DeSantis? I democratici spaccati su chi vorrebbero affrontare nelle elezioni presidenziali 2024

Donald Trump o Ron DeSantis? I democratici sono combattuti su quale dei due nomi repubblicani preferirebbero affrontare nelle elezioni presidenziali del 2024. Molti nel partito, quelli tendenzialmente rivolti ad una saggezza convenzionale, sono convinti che il presidente Joe Biden avrebbe maggiori probabilità di vittoria in una rivincita contro Trump. Il tycoon ha già perso una sfida nel 2020. La sua personalità controversa mobilita la base democratica e, per molti elettori indecisi, è diventato un brand tossico. Inoltre, la relativa giovinezza è un punto a favore di DeSantis in un confronto con Biden, e la novità che rappresenta il governatore della Florida sulla scena nazionale significa, per i Democratici, non avere una strategia collaudata precedentemente contro di lui. “Preferirei vedere Biden affrontare Trump perché sappiamo come batterlo – ha dichiarato Celinda Lake, una sondaggista veterana della campagna elettorale di Bill Clinton nel 1992 – può batterlo di nuovo. E penso che abbia ulteriormente alienato il voto delle donne”. Per un altro gruppo di democratici, invece, DeSantis rappresenta il candidato più facile da battere. Per loro, Trump ha punti di forza che il Governatore non ha, è più carismatico, più bravo nella politica al dettaglio e ha una capacità unica di incitare gli elettori repubblicani e portarli alle urne. Cosa che il Governatore non ha dimostrato di poter fare sul grande palcoscenico. “Penso che DeSantis appaia molto antipatico – ha affermato Michael Starr Hopkins, uno stratega democratico – Trump, almeno, è bravo nella politica al dettaglio. DeSantis non lo è. Gran parte delle sue performance vengono recepite come costruite e recitate come a teatro”. Per Hopkins, DeSantis non sarà così efficace a livello nazionale come lo è stato nel Sunshine State, territorio amico dei repubblicani. “Trump ha il 30% della base, qualunque cosa accada. E DeSantis non ha una base integrata come Trump – ha continuato lo stratega – Non ha la forza della base di Trump. E quindi ci saranno molte persone che non credo andranno d’accordo con DeSantis solo perché lo vedono come un anti-Trump piuttosto che come un accolito di Trump”. Il dibattito arriva mentre i Democratici si radunano attorno a Biden. L’attuale inquilino della Casa Bianca ha chiarito che intende candidarsi per la rielezione. Di fronte a un serio sfidante primario per la sua rinomina, le élite del partito hanno poco da fare nell’arena presidenziale, ma stanno tracciando la strada da percorrere contro il loro avversario il prossimo autunno, meditando contro quale dei due favoriti repubblicani avrebbero maggiori probabilità di vittoria.

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