sabato, 23 Novembre, 2024
Giovani

Neet: da Fondazione Cariplo un bando per i giovani che non lavorano

Secondo i dati di Eurostat risalenti alla fine dell’anno 2022, nel 2020 i neet hanno costituito circa il 25% della popolazione. Ciò significa che 1 giovane su 4 non è impegnato negli studi né ha un’occupazione: un aumento notevole se si pensa che nel 2008 il tasso era del 20%. Allo stato attuale, l’Italia conta oltre 2 milioni di giovani con età compresa tra 15 e 29 anni in tale condizione, di cui circa 254.000 nella sola Lombardia. Di questo insieme fanno parte ragazze e ragazzi con percorsi di vita e scolastici diversi, accomunati da un basso livello di istruzione, quasi la metà infatti non possiede il diploma di scuola secondaria superiore. La componente più vulnerabile è composta con maggior frequenza da giovani donne, da ragazze e ragazzi con background socioeconomici svantaggiati e poco supportivi e da livelli di competenze e soft skills inferiori alla media.   Per questo Fondazione Cariplo accende i riflettori ancora una volta sull’universo dei giovani e del mondo del lavoro stanziando due milioni e trecentomila euro per il nuovo bando Neetwork in rete rivolto ai ragazzi che non studiano e non lavorano. Specifica attenzione è rivolta ai più fragili, ovvero neet con età compresa tra 18 e 29 anni, in possesso al massimo della qualifica professionale e disoccupati da almeno 3 mesi. Obiettivo: sostenere iniziative di intercettazione, aggancio e attivazione dei neet a maggior rischio di marginalità mediante percorsi di inserimento lavorativo e, laddove possibile, di ripresa degli studi che siano efficaci nel rafforzarne l’autostima, motivarli e aumentarne l’occupabilità. L’Italia è tra i Paesi in Europa con il più alto numero di giovani che non studiano e non lavorano.   Per tentare di contrastare questa dispersione di capitale umano, sociale e produttivo le istituzioni hanno risposto, in primis, con l’implementazione di Garanzia Giovani e, più recentemente, inserendo i giovani tra le priorità strategiche e trasversali del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Ciononostante, le politiche esistenti faticano da sole ad intercettare i giovani e ad essere viste come reali opportunità, quanto più i destinatari sono persone fragili. Ad aggravare questo stato di fatto, la pandemia ha colpito in particolare le giovani generazioni rendendo il fenomeno dei neet di dimensioni ancor più rilevanti. Alla luce di tale situazione, il nuovo bando di Fondazione Cariplo “Neetwork in Rete” si propone di sostenere le realtà locali che intendano impegnarsi in iniziative di intercettazione, aggancio e attivazione dei neet fragili (18-29 anni, in possesso al massimo della qualifica professionale, disoccupati da almeno 3 mesi), tese al loro inserimento nel mercato del lavoro o alla ripresa degli studi e che siano efficaci nel rafforzarne l’autostima, motivarli e aumentarne l’occupabilità.   Cruciale è ritenuta la costruzione di alleanze e reti sul territorio capaci di approcciare il fenomeno in maniera innovativa, integrata e multidisciplinare, soprattutto intercettando le fasce più vulnerabili che riguardano i giovani fuoriusciti prematuramente dal sistema scolastico. Neetwork in rete opera nel territorio della Lombardia e delle province di Novara e del Verbano- Cusio-Ossola. Il bando nasce nel solco del Progetto Neetwork, avviato nel 2016 da Fondazione Cariplo mediante al quale sono stati attivati oltre 280 giovani offrendo loro opportunità di tirocinio retribuito, formazione in ambito digitale e azioni di orientamento al mercato del lavoro grazie al prezioso contributo del terzo settore lombardo.

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