lunedì, 16 Dicembre, 2024
Società

“Democrazia uguale per tutti negli Atenei italiani”

Intervista a Fabiana Bernabei, Capo Dipartimento Università UIL RUA, neo eletta nel Consiglio Universitario Nazionale,

Fabiana Bernabei è stata eletta da poco Consigliere  del CUN, organo consultivo e propositivo del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. L’abbiamo intervistata

Qual è lo stato del sistema universitario italiano?
L’università italiana è una straordinaria eccellenza internazionale. Il corpo docente unitamente ai ricercatori e al personale tecnico amministrativo rappresentano la vera infrastruttura di quest’eccellenza. E’ necessaria una giusta e reale valorizzazione del personale.

Le politiche universitarie per il personale tecnico-amministrativo dell’ultimo periodo vi hanno soddisfatto?L’accelerazione del Contratto in sede Aran rende indispensabile un intervento urgente della Ministra Bernini, per destinare le risorse della precedente Legge di Bilancio (50 milioni) per l’incremento dei tabellari del personale T/A degli Atenei. Il Governo si attivi per dare risposte al personale delle nostre università.

Qual è il ruolo del CUN (Consiglio Universitario Nazionale) nel prossimo futuro?
Essere autenticamente il “Parlamento” del sistema universitario italiano, dove la rappresentanza democraticamente eletta,  in particolare del personale tecnico amministrativo,  possa essere di consultazione e di proposizione al Ministro dell’Università e della Ricerca. Crediamo che il respiro sociale riformista  di cui siamo promotori trovi alleanza nel corpo docente e nella ricerca al servizio dello sviluppo della comunità tutta.

Da neo eletta Consigliere CUN, come ritiene si possano superare le disuguaglianze nel rapporto personale tecnico amministrativo e governo degli Atenei?
E’ necessario rispettare la dignità del personale T/A per esempio partendo dall’elezione  dei Rettori non con l’esercizio del voto pesato o in percentuale ma con il voto pieno pari al cento per cento,  simbolo di democrazia autenticamente rappresentativa. Altrimenti è discriminazione. 

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