Due ex agenti della prigione dell’Oklahoma, citati in giudizio per aver costretto i detenuti ad ascoltare, “Baby Shark” per ore come punizione sono stati messi in libertà vigilata per due anni. Il giudice Martha Oakes ha emesso l’ordine dopo che Christian Charles Miles e Gregory Cornell Butler Jr. avevano dichiarato di non contestare la crudeltà nei confronti di un prigioniero, come mostrano i documenti del tribunale. Sono stati anche accusati di cospirazione, ma i pubblici ministeri hanno respinto l’accusa. Una causa federale per i diritti civili intentata da quattro detenuti nel 2021, ha accusato Miles e Butler di usare una forza eccessiva e tattiche disciplinari descritte come “eventi di tortura”.
I detenuti John Basco e Daniel Hedrick avevanno affermato di essere stati costretti, alla fine del 2019, a stare in piedi mentre ascoltavano “Baby Shark”. La posizione di stress in piedi alla quale erano sottoposti prevede che il soggetto venga lasciato in piedi per ore, ancora ammanettato. Basco venne trovato privo di sensi nella sua cella. Morì un anno dopo l’archiviazione della causa. I funzionari in seguito stabilirono che il decesso era stato provocato da una overdose accidentale di fentanil.
Un altro prigioniero, Joseph Mitchell, dichiarò di essere stato portato fuori dalla sua cella, nel novembre 2019, e rinchiuso in una stanza, obbligato a rimanere in “posizione di stress in piedi” per tre o quattro ore, ammanettato e costretto ad ascoltare ripetutamente la canzone “Baby Shark”. Il motivo, diventato popolarissimo nel 2019, era entrato nello stesso anno nella classifica di Billboard al numero 32 per la settimana del 12 gennaio. Ja’Lee Foreman Jr., un altro detenuto, riferì di non essere stato costretto ad ascoltare la canzone ma di essere stato messo in posizione di stress, poi inginocchiato ed infine sbattuto contro un muro da Miles il quale lo umiliava sputandogli addosso, provocando le risa di Butler.