lunedì, 18 Novembre, 2024
Sanità

Liguria: dal 3 aprile stop alle ricette mediche cartacee

Addio alle prescrizioni mediche cartacee. Dal 3 aprile la dematerializzazione delle ricette mediche nella regione Liguria entrerà in vigore e non sarà più nemmeno necessario esibire in farmacia il Numero di Ricetta Elettronica (NRE) ricevuto via sms dal proprio medico, ma basterà avere con sé la propria tessera sanitaria valida per permettere al farmacista di visionare a terminale tutte le ricette prescritte in Liguria per quell’utente. Sempre da lunedì 3 aprile scatta la dematerializzazione completa anche per le prescrizioni mediche su ricetta dematerializzata per i farmaci non a carico del Sistema Sanitario Nazionale.

“Questo è un ulteriore passo avanti sulla strada della digitalizzazione dei processi della sanità ligure. L’obiettivo è quello di continuare a semplificare sempre più il rapporto fra i cittadini e il sistema sanitario regionale, rendendo le procedure più snelle ed efficienti attraverso un utilizzo appropriato della tecnologia. Le ricette dematerializzate sono in crescita: nel 2021 ne sono state emesse più di 21 milioni, salite a più di 24 milioni nel 2022. Confermando i numeri raggiunti in questi primi tre mesi del 2023, a fine anno si arriverà a superare i 25 milioni e mezzo”, afferma il presidente della regione Liguria Giovanni Toti.

Con l’entrata in vigore della ricetta dematerializzata per tutti i tipi di prescrizione, quindi, chi si reca in farmacia, dopo aver prestato solo per la prima volta il proprio consenso, avrà accesso al sistema fino ad eventuale revoca e non dovrà più mostrare sms e promemoria cartacei che spesso venivano dimenticati o smarriti, causando disguidi e perdite di tempo sia per gli utenti che per i professionisti. Il nuovo sistema avrà un impatto significativo anche sul lavoro di medici e farmacisti. Si calcola infatti che ogni medico della Liguria compili, quotidianamente, circa 100 ricette e che questa procedura possa portare a un risparmio di tempo di un minuto per ogni ricetta. Ogni medico potrà quindi recuperare un’ora e quaranta, tempo che potrà dedicare ai propri pazienti. La semplificazione riguarderà tutte le prescrizioni farmaceutiche, con la sola eccezione di quelle per i minorenni e di alcuni casi particolari per cui è previsto l’utilizzo di ricette diverse.

“Attraverso questa nuova implementazione portiamo a compimento un processo avviato durante le fasi acute della pandemia, abolendo di fatto il supporto cartaceo anche per le ricette riguardanti i farmaci il cui costo è a carico dell’utente. Tutto questo porterà dei benefici non solo al cittadino, ma anche a tutte le altre figure coinvolte. Ogni ligure potrà recarsi in qualunque farmacia della regione e ritirare i medicinali con un grande risparmio di tempo e senza lungaggini o disguidi legati magari allo smarrimento dell’SMS o della mail inviata dal medico”, commenta l’assessore alla sanità Angelo Gratarola .

Le ricette dematerializzate emesse nel 2021 sono state più di 21 milioni (21.738.402 per l’esattezza), con una media (escludendo i giorni festivi) di oltre 85 mila al giorno (85.249). Nel 2022 queste sono salite a oltre 24 milioni (24.042.485), con una media giornaliera di più di 95 mila (95.407). In questi primi tre mesi dell’anno, il dato è arrivato a superare i 6 milioni (6.262.965) con una media di 102.672 ricette al giorno (dati aggiornati al 28 marzo 2023). Tenendo conto che nel 2023 si avranno in tutto 250 giorni lavorativi, le ricette dematerializzate potrebbero arrivare a 25 milioni 668 mila. Un processo che ha impatti significativi anche a livello ambientale: si calcola infatti che, evitando di stampare i promemoria cartacei, già nei primi tre mesi dell’anno si sarebbero risparmiati circa 3 milioni di fogli di carta formato A4. A questo va poi aggiunto il significativo minor utilizzo dei toner.

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