NAPOLI (ITALPRESS) – I Garanti regionali dell'infanzia e dell'adolescenza d'Italia si incontrano a Napoli per fare il punto della situazione sulle principali criticità riguardanti la loro sfera operativa, ma soprattutto per discutere assieme dell'idea di realizzare un testo unico giuridico che possa armonizzare sistemi e competenze di tutti. "Un coordinamento che sia una voce unica per tutti noi garanti" è quello che invoca il rappresentante campano, Giuseppe Scialla, promotore del confronto organizzato nella Sala Caduti di Nassiryia, al 21esimo piano del palazzo del Consiglio regionale. A partecipare all'appuntamento anche tanti professori universitari, provenienti dai principali atenei del Paese, che hanno dato vita a un seminario di studi introdotto dal saluto del presidente del Consiglio Regionale, Gennaro Oliviero, e poi presieduto dal docente di diritto amministrativo e professore emerito della Federico II di Napoli, Ferdinando Pinto. "Il summit di oggi serve a riflettere, approfondire e magari dare delle indicazioni affinché le nostre funzioni e competenze possano essere effettivamente applicate nel nostro lavoro" spiega Scialla che invoca "maggiori poteri ispettivi e di iniziativa per vedere l'efficacia delle nostre azioni, ma anche per controllare se case famiglia, istituzioni e scuola applichino effettivamente i diritti che la Convenzione Onu del 1989 offre ai bambini". "La Convenzione Onu sui diritti del 1991 è il nostro faro ma sicuramente un testo che va riorganizzato e riammodernato" aggiunge Giuseppe Sommese, presidente della I Commissione del Consiglio regionale. "Questi momenti sono importanti per fare la sintesi su quelle che sono le esigenze. Un confronto che mette insieme istituzioni, università e garanti da tutta Italia può essere in grado di fornirci una traccia normativa da perseguire tutti quanti insieme". Tra i più convinti sulla rilevanza dell'incontro anche il presidente Oliviero che parlando di infanzia e adolescenza ricorda che "la Campania è la regione che ha maggiori problemi". "Circa il 45% di tutti gli adolescenti d'Italia che sono segnalati all'autorità giudiziaria arriva da qui – spiega il numero uno del Consiglio regionale -. E' un tema serio, importante, per il quale venti giorni ci siamo anche riuniti affrontando la questione con grande risoluzione. Siamo gli unici in Italia a pagare totalmente gli abbonamenti scolastici a tutti gli studenti, abbiamo tirato fuori il bonus per le attività sportive, abbiamo una legislazione abbastanza seria sulle questioni di aiuto e sostegno alle famiglie: dovremmo quindi metterle a punto le diverse attività che facciamo in un testo unico per dare una risposta complessiva e totale alle famiglie che hanno bisogno e soprattutto agli adolescenti che in questa regione devono essere aiutati ad avere un impegno giornaliero nella direzione dello sport, del tempo libero e di una maggiore integrazione scolastica". – foto: xc9/Italpress (ITALPRESS). xc9/pc/red 06-Mar-23 14:20