Sono tanti gli spunti arrivati questa settimana sui mercati, dove i dati macro e l’inflazione hanno condizionato le contrattazioni.
Oggi, lunedì 6 marzo, si apre il collocamento del nuovo Btp Italia, che avrà una durata di 5 anni e che pagherà un premio fedeltà dell’8 per mille a chi, comprandolo in emissione, lo terrà fino a scadenza.
Il rendimento reale minimo sarà pari al 2% annuo al lordo delle imposte, ad attirare sarà soprattutto la rivalutazione semestrale del capitale per effetto dell’inflazione: a febbraio l’indice Istat ha segnato il +9,2%, rispetto al +10% di gennaio. Un livello che erode i soldi messi da parte e si può arginare con le scelte di investimento più adatte. La cedola definitiva sarà invece stabilita con successiva comunicazione all’apertura della quarta giornata di emissione, nella mattinata di giovedì 9 marzo e potrà essere confermata o rivista al rialzo rispetto a quella comunicata oggi, venerdì 3 marzo.
L’indicizzazione all’inflazione
Ogni 6 mesi il Btp Italia riconosce all’investitore il recupero della perdita del potere di acquisto realizzatasi in quel periodo, attraverso il pagamento della rivalutazione semestrale del capitale sottoscritto. Inoltre, le cedole, anch’esse pagate semestralmente, garantiscono un rendimento minimo costante in termini reali. L’ammontare di ciascuna cedola è calcolato moltiplicando la metà del tasso di interesse reale cedolare annuale fisso, stabilito all’emissione, per il capitale sottoscritto rivalutato sulla base dell’inflazione verificatasi su base semestrale. Come riportato da Milano Finanza, poiché i tradizionali Btp a tasso fisso con scadenza simile presentano rendimenti del tutto competitivi, considerando l’inflazione implicita nei rendimenti dei Btp Italia già quotati, che è quindi frutto delle aspettative di mercato, lo yield annuo a scadenza che è possibile ottenere dalla nuova emissione è intorno al 5,87% al lordo d’imposta, che si confronta con il 4% dei Btp quinquennali. Ciò, secondo molti analisti, rende appetibili anche i titoli già sul mercato, acquistabili sul secondario.
Il tasso di inflazione annuale nell’eurozona si è attestato all’8,6% a gennaio 2023, in lieve arrotondamento dall’8,5% della stima ’flash’ diffusa a inizio mese e in deciso calo rispetto al 9,2% di dicembre, secondo i dati Eurostat e come riportato dal Sole24Ore. Per l’Italia l’inflazione a gennaio risulta al 10,7% – dato in linea con le stime interne: martedì Istat ha certificato per il nostro Paese un +10%, sempre su base annuale – inferiore al 10,9% della stima flash e al 12,3% di dicembre. Nell’Ue l’inflazione è del 10%, rispetto al 10,4% di dicembre.
Il premio fedeltà
Il Mef comunica che “Il numero indice dell’inflazione calcolato alla data di godimento e regolamento del titolo è 118,24194”. Gli investitori che sottoscriveranno il Btp Italia nel corso della prima fase e lo deterranno fino alla scadenza, vale a dire fino al 14 marzo 2028, riceveranno un premio fedeltà pari allo 0,8% del capitale investito.
Alla data di scadenza, oltre all’ultima cedola e al premio, verrà rimborsato integralmente il valore nominale del titolo. La rivalutazione del capitale in base all’inflazione viene invece corrisposta in occasione di ogni pagamento della cedola, meccanismo che consente di mantenere nel tempo la duration del bond su valori più bassi possibile. I più indecisi guardano anche al Bot, il cui rendimento potrebbe alzarsi ancora sensibilmente nei prossimi mesi grazie ai nuovi rincari al costo del denaro che saranno varati dalla Bce in occasione del meeting di marzo e della successiva riunione di maggio.