La Giunta regionale, su proposta dell’assessore agli Enti locali Pietro Quaresimale, ha approvato l’elenco dei 176 comuni montani abruzzesi beneficiari delle misure contro lo spopolamento, la cui popolazione è inferiore a 200 residenti oppure inferiore a 3000 residenti purché abbiano fatto registrare nell’ultimo quinquennio un calo demografico superiore alle media regionale.
“Il numero elevato dei comuni che beneficeranno della legge regionale è la testimonianza evidente dell’attualità della legge 32 che prevede misure concrete contro lo spopolamento”, dice l’assessore Quaresimale. “Questo elenco verrà aggiornato anno dopo anno in base alle rilevazioni Istat. L’importante in questa fase è individuare i territori e le popolazioni che potranno beneficiare delle misure agevolative. Tra queste, è il caso di ricordare, figura l’assegno di natalità, un contributo economico annuo massimo di 2500 euro da erogare mensilmente fino al compimento del terzo anno di età del nuovo nato; oppure un contributo per i nuovi residenti che può arrivare fino a 7500 euro in tre anni. Si tratta di misure concrete che hanno come potenziali destinatari le famiglie dei 176 comuni”, sottolinea l’Assessore.
Nello specifico l’elenco dei comuni che potranno beneficiare delle politiche agevolative della legge 32 è composto da 159 centri con popolazione fino a 3000 residenti ma con tassi di calo demografico superiori alla media regionale e 17 comuni con popolazione fino a 200 residenti. Tutti i comuni montani censiti hanno avuto cali demografici nell’ultimo quinquennio; unica eccezione è Santo Stefano di Sessanio che fa registrare un +0,9%. Tra i piccoli centri maggiormente colpiti dallo spopolamento figurano quelli della provincia di Chieti con San Giovanni Lipione (-21,9%), Montebello sul Sangro (-20,4%), Rosello (-19,8%) e Pannadomo (-19,3%); per la provincia dell’Aquila, spicca Cansano (-20,8%).