Oggi a Roma è stato stipulato un protocollo di accordo tra Itare e il ministero delle Risorse Animali e Ittiche della Costa d’Avorio alla presenza di Sidi Tiémoko Toure, ministro delle Risorse Animali ed Ittiche della Costa d’Avorio, Raoul Ascari, presidente di Itare e Letizia Pizzi, direttore generale Confindustria Assafrica & Mediterraneo. Tale intesa rappresenta uno strumento concreto per sostenere la presenza delle aziende italiane in Costa d’Avorio. “La Costa d’Avorio è uno dei Paesi prioritari con un grande piano di sviluppo e con delle grosse opportunità per le nostre imprese.
Oggi si parla del settore agroalimentare, ma ci sono tante opportunità anche in altri settori come digitalizzazione, costruzioni, infrastrutture. Noi puntiamo molto sulla Costa d’Avorio ma c’è bisogno di tanto supporto istituzionale e tanto supporto del sistema finanziato”, afferma Letizia Pizzi, direttore generale Confindustria Assafrica & Mediterraneo. “Questo accordo è molto importante perché contribuirà a sostenere le imprese italiane nell’architettura finanziaria e nella realizzazione dei loro progetti”, aggiunge.
Raoul Ascari, presidente di Itare, sottolinea l’importanza del protocollo “per promuovere la realizzazione di progetti integrati, realizzati da società italiane con il supporto del nostro sistema bancario e assicurativo, quindi in una logica di collaborazione tra il settore privato e pubblico. Le prospettive sono molto interessanti perché la Costa d’Avorio è oggi uno dei Paesi più sviluppati e con maggiori potenzialità di crescita, se vogliamo avere un impatto sullo sviluppo di questo Continente, dobbiamo necessariamente partire da Paesi come la Costa d’Avorio che hanno tutte le condizioni per poter recepire la nostra assistenza”. E prosegue “Il nostro settore di attenzione è quello dell’allevamento e della pesca, con l’idea di aiutare questi Paesi ad aumentare la loro indipendenza alimentare e quindi di dipendere sempre meno dalle importazioni attraverso la capacità di produrre localmente, in questo il governo della Costa d’Avorio sta realizzando importanti progetti pubblici ma in collaborazione con il settore privato locale”. Conclude affermando “Il progetto avicolo che abbiamo oggi in discussione si inserisce in questo contesto, ovvero creare infrastrutture attraverso l’intervento dello Stato con la partecipazione di aziende italiane, per promuovere la produzione locale privata di beni alimentari di prima necessità che andranno a sostituire le importazioni”.