BOLOGNA (ITALPRESS) – Uno studentato nuovo da 55 posti letto che sorge a ridosso delle mura cittadine di Bologna, in via San Donato 50/4 e 50/5; una seconda residenza situata in via Barontini 17, a brevissima distanza dalla prima, per dare accoglienza ad altri 30 studentesse e studenti. Si allarga l'offerta abitativa messa a disposizione dalla Regione Emilia-Romagna tramite ER.GO, l'Azienda regionale per il diritto agli studi superiori, a favore di studenti e studentesse fuori sede che frequentano i corsi dell'Alma Mater, così come dell'Accademia delle Belle Arti e del Conservatorio Musicale Martini. Nel capoluogo regionale hanno aperto le porte due nuove residenze universitarie, per un totale di 85 posti letto assegnati a studenti meritevoli e in condizioni economiche disagiate inseriti nelle graduatorie. Le due strutture sono state prese in locazione da ER.GO per un investimento complessivo di 4 milioni 700 mila euro, di cui 2 milioni 650 mila di cofinanziamento statale legati al bando del Ministero dell'Università e della Ricerca per l'ampliamento della disponibilità di alloggi destinati a studenti universitari, nell'ambito del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). "Si rafforza l'impegno della Regione per garantire a tutti il diritto allo studio, con priorità agli studenti e alle studentesse meritevoli e in condizioni di bisogno – sottolinea l'assessora regionale all'Università, Paola Salomoni-. Per l'anno accademico 2022-2023 abbiamo investito la cifra record di 135 milioni di euro, il 30% in più rispetto all'anno precedente, per coprire integralmente l'aumentato fabbisogno finanziario per le borse di studio, ampliando la platea dei beneficiari e innalzando l'importo unitario della borsa. A fronte di una sempre maggiore attrattività dei nostri Atenei- chiude Salomoni – è necessario far fronte con tutti gli strumenti possibili alla crescente domanda di alloggi: l'investimento della Regione per potenziare l'offerta abitativa, tra progetti candidati e in via realizzazione, è di oltre 16,6 milioni di euro". Le due residenze universitarie sono situate in una zona appena fuori dalla cerchia dei viali di circonvallazione che dista solo una decina di minuti a piedi dal cuore della cittadella universitaria, e sono entrate nella disponibilità di ER.GO sulla base di contratti di affitto di durata decennale. La struttura che sorge in via San Donato, con elevato standard qualitativo anche sotto il profilo della sostenibilità energetica, progettata dal Gruppo DoveVivo, società esperta di student housing, è stata consegnata ad ER.GO completamente arredata: può contare 8 appartamenti con camere singole, bagno e cucina. La proprietà dell'immobile è di Invimit SGR Spa, società interamente controllata dal ministero dell'Economia e delle Finanze. Anche la residenza universitaria di via Barontini, di proprietà di Acer, è stata acquisita in affitto da ER.GO sulla base di una convenzione di durata decennale, prorogabile per altri quattro anni. L'edificio dispone di 14 appartamenti da 2 o 3 posti letto con bagno e angolo cottura, per un totale di 30 posti disponibili. ER.GO ha provveduto alla fornitura e all'allestimento degli arredi per garantire la piena funzionalità degli appartamenti. Con queste ultime due operazioni immobiliari sono esattamente 3.723 i posti letto per studenti universitari fuori sede gestiti da ER.GO in tutta l'Emilia-Romagna, di cui 1.758 a Bologna. In particolare in questo anno accademico il capoluogo felsineo si è arricchito di 159 posti: 85 delle due nuove residenze, che si sommano ai 72 della residenza universitaria di via del Carpentiere 58-60, presa in affitto dalla Fondazione CEUR, e ad altri 2 posti in monolocali Acer in via Gandusio 6, acquisiti lo scorso ottobre. Sempre lo scorso autunno in pieno centro storico a Ravenna è stata inaugurata la residenza Santa Teresa, la prima in assoluto nella città romagnola, dotata di 25 posti letto resi disponibili grazie alla convenzione stipulata con la Fondazione Opera di Santa Teresa del Bambino Gesù. Operazioni, queste ultime, rese possibili grazie anche ad un cofinanziamento ministeriale di 1,3 milioni di euro. foto: ufficio stampa Regione Emilia-Romagna (ITALPRESS). tvi/com 01-Mar-23 11:21