Un profondo amore e passione per Chicago. Jesús “Chuy” García spera che gli elettori ricambieranno e lo metteranno in cima alla corsa per la carica di Sindaco, in una città stanca per la criminalità dirompente. García, che è entrato in corsa dopo aver vinto la sua rielezione al Congresso l’anno scorso, è il favorito.
Ma il folto numero di candidati al voto del 28 febbraio, inclusa l’incumbent Lori Lightfoot, è serrata. Tre anni prima di essere eletto al Congresso, García, 66 anni, si candidò a sindaco nel 2015, galvanizzando una coalizione interculturale di elettori, costringendo l’allora primo cittadino, Rahm Emanuel, al ballottaggio.
Ha perso, ma la sua campagna ha dato energia a progressisti e latini . Ora sta cercando di corteggiare una città martoriata dalla pandemia in cui i residenti si sentono a disagio per i numerosi atti di criminalità.
Le malattie, i morti e lo sconvolgimento dell’economia causati dal Covid, insieme ai disordini civili a Chicago seguiti all’omicidio di George Floyd da parte di un agente di polizia di Minneapolis, hanno costretto i cittadini a riflettere profondamente su come costruire una città più equa. Quando García si candidò a sindaco nel 2015, Chicago era sconvolta dalla morte di Laquan McDonald, un adolescente nero colpito 16 volte da Jason Van Dyke, un poliziotto bianco. Molti pensavano che García avrebbe potuto vincere se il video fosse stato reso pubblico prima delle elezioni.
Anni di aumento della violenza in alcune parti della città hanno reso il crimine una delle principali preoccupazioni degli elettori. García ha chiesto la rimozione del sovrintendente di polizia Harold Brown, nominato da Lightfoot, oltre ad investimenti nelle comunità trascurate e finanziamenti per alcuni dei gruppi di prevenzione della violenza di Chicago. Ha detto che vuole dispiegare unità di polizia nei quartieri “in modo che gli agenti scendano dalle loro auto, parlino con i residenti della comunità e lavorino per costruire la fiducia”.
