“Nonostante l’affermazione del ministro dell’Interno Byron Camilleri che afferma di difendere l’interesse della nazione, le decisioni del Governo maltese di ritardare ed evitare i soccorsi dei migranti a largo delle coste portano direttamente alla perdita di molte vite umane in mare. Loujin, di quattro anni, è morta di sete nel settembre 2022 dopo essere stata per giorni in difficoltà nella zona Sar maltese. La sua morte chiarisce le conseguenze delle azioni del governo maltese. La politica sconsiderata adottata dalle autorità maltesi deve essere invertita”. È questa la denuncia delle Quarantasette organizzazioni non governative che hanno accusato il Governo di Malta di continuare a non onorare gli obblighi internazionali di ricerca e soccorso dei migranti in mare, contribuendo ad aumentare il numero di morti e mettendo a rischio la vita degli stessi. “Nel 2022 le autorità maltesi hanno ignorato più di 20.000 persone in difficoltà; 413 imbarcazioni in difficoltà nella zona Sar maltese non sono state assistite e solo tre imbarcazioni sono state soccorse dalle forze armate maltesi”, sottolineano le Ong. Commemorando a La Valletta migliaia di migranti morti nel tentativo di attraversare il Mar Mediterraneo, le Ong hanno sottolineato che le persone che si trovano in pericolo nella zona Sar di Malta devono essere soccorse senza indugio.