NAPOLI (ITALPRESS) – In una cerimonia prestigiosa, intensa e a tratti anche commovente, l'Università Federico II di Napoli ha conferito la laurea honoris causa in Ingegneria dei materiali ad Alessandro Profumo. L'amministratore delegato di Leonardo è stato insignito dall'ateneo federiciano che ne ha riconosciuto l'attività di costante promozione nel settore dei materiali e delle relative tecnologie. A Profumo anche il merito di aver attuato un efficace modello di collaborazione stabile per la valorizzazione della ricerca e dei talenti. "E' un grandissimo riconoscimento condiviso con tutto Leonardo, con tutta la squadra. Penso che questa laurea sia merito di tutte le persone che lavorano con me e hanno contribuito alla crescita del territorio" afferma molto toccato l'ad di Leonardo che piange emozionato in chiusura della sua lectio magistralis quando racconta di aver realizzato, con questo titolo, "il sogno di mio padre Aldo che era ingegnere e avrebbe desiderato che io, a mia volta, intraprendessi questo percorso di studi". Nel corso della mattinata il tema più ricorrente è proprio quello particolarmente caro ad Alessandro Profumo e a Leonardo: la valorizzazione dei talenti e delle risorse del territorio: "Le imprese che vanno via sbagliano, qui c'è un capitale umano estremamente significativo e grazie a questo capitale umano si può fare l'innovazione di cui tutti noi abbiamo bisogno – sottolinea ancora Profumo -. L'innovazione – conclude – è necessità assoluta se vogliamo continuare a far vivere bene 60 milioni di italiani". Nell'Aula Magna del Centro Congressi della Federico II, di fronte al Castel dell'Ovo, nel cuore del lungomare di via Partenope, è il rettore Matteo Lorito ad aprire la mattinata introducendo anche gli interventi del direttore del Dipartimento di Ingegneria chimica, Giuseppe Mensitieri, e del professore Luigi Carrino che tiene la Laudatio Academica di Aldo Profumo. "Una Laurea honoris causa alla Federico II colpisce, oggi c'era un grandissimo manager e uno pensa che sia immune da emozioni, ma non è così – afferma Lorito -. La nostra è un'università che rappresenta 80mila studenti, intere generazioni, 800 anni storia. I nostri laureati sentono per un attimo sulle loro spalle il peso di questa grande storia e noi siamo contenti di poter muoverci da una disciplina all'altra portando in Federico II grandi personalità del nostro tempo". "Molti giovani vanno via e non ritornano al sud perché non hanno scelta – sottolinea invece il professor Carrino, ordinario di tecnologie e sistemi di lavorazione alla Federico II -. La qualità della vita deve migliorare molto qui perché i giovani talenti vogliono stare in luoghi dove si vive bene e poi dobbiamo creare occasioni di lavoro stabile e di qualità nelle imprese. Il settore in cui abbiamo conferito la laurea ad Alessandro Profumo – chiosa Carrino – è quello che più di ogni altro è in grado di trattenere talenti perché può offrire posti di qualità, riconoscimento economico e la possibilità di essere sempre alla frontiera dell'innovazione tecnologica". – foto: xc9/Italpress (ITALPRESS). xc9/pc/red 10-Feb-23 14:42