mercoledì, 18 Dicembre, 2024
Attualità

Il caso Cospito. Opinioni di una giovane mente libera

È ridicolo come, pur di andare contro le istituzioni, persone a caso parlino di argomenti di cui non sanno assolutamente nulla.

Non ci si può dimenticare del perché esista il 41bis.

Non è stato istituto una mattina d’estate perché un bambino aveva rubato delle caramelle.

È stato istituito per proteggere tutti noi e non permettere a mafiosi di continuare a mandare ordini all’esterno.

La situazione delle carceri italiani è orribile e bisogna trovare una situazione al più presto, ma non si può associare la situazione generale a quella di Cospito o del 41bis.

Bisogna mettere da parte il pensiero “destra o sinistra” e semplicemente usare la logica.

Cospito e tutte le persone che si trovano al 41bis sono lì per un motivo, nessuno ha deciso di metterceli per punirli senza che avessero fatto nulla.

E il 41bis non serve a punirli ulteriormente serve a tutelare le persone che si trovano fuori.

È duro si, ma nessuno li ha costretti ad essere terroristi e mafiosi .

L’unico responsabile della sua situazione è Cospito stesso.

È malato? Lo stanno curando, nessuno gli nega le cure.

Cosa bisognerebbe fare secondo voi? Secondo voi persone che sproloquiate dicendo che quest’uomo deve essere libero?

Bisognerebbe metterlo in libertà? Dargli direttamente un fucile in mano e dirgli di finire ciò che ha iniziato?

Lottare per i diritti di qualcuno che soffre va bene, ma se quel qualcuno si è creato le proprie sofferenze completamente da solo io non ci sto.

Non ci sto ad essere una pecora che segue il gregge solo per non essere etichettata “fascista”.

Perché la politica in questa situazione ci è entrata fin troppo.

Non si può strumentalizzare la violenza e la criminalità a favore di chi in quel momento ha bisogno di farsi sentire.

Lottate per la situazione delle carceri.

Lottate per tutti gli Stefano Cucchi che nessuno ascolta o considera.

Lottate per chi finisce in galera per due canne e non per chi spara a sangue freddo e non si pente.

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