Banche impegnate a promuovere i cambiamenti dei modelli di servizio e delle strategie coerenti con il veloce sviluppo tecnologico e in collaborazione con i nuovi operatori del mondo fintech.
Cambiano i processi, i prodotti, il mix dei canali di distribuzione e si delineano nuove professioni e nuove competenze in una logica di sviluppo sostenibile che veda sempre al centro le persone. Cio’ è funzionale anche ad aumentare l’efficienza, la produttività e la redditività delle banche affinché continuino a svolgere il fondamentale ruolo a sostegno dell’economia, nell’interesse delle imprese e delle famiglie.
È il messaggio introduttivo, in sintesi, espresso in apertura a Roma del quattordicesimo Forum Abi “HR2019 – Banche e risorse umane”. Un “incubatore di idee”, in cui massimi esperti delle risorse umane, delle relazioni sindacali, del mondo accademico e istituzionale, si incontrano per confrontarsi sul presente e sul futuro del settore.
Le banche italiane sono già’ attive nel valorizzare il grandissimo patrimonio informativo di cui dispongono, nella prospettiva di offrire servizi innovativi sempre più rispondenti alle esigenze della clientela. Per cogliere al meglio le più’ grandi opportunità offerte dall’innovazione tecnologica occorre tuttavia una stabilizzazione del quadro normativo di riferimento per il settore bancario.
Allo stesso tempo occorre realizzare un terreno competitivo livellato seguendo il principio di “stessi servizi, stessi rischi, stesse regole, stessa vigilanza” per evitare privilegi e vantaggi per le grandi multinazionali tecnologiche.
In questo contesto, il rinnovo dei contratti collettivi nazionali di lavoro rappresenta una fase fondamentale per conciliare, in modo sostenibile, gli interessi di carattere professionale ed occupazionale dei lavoratori e le esigenze di flessibilità e produttività delle imprese bancarie.
I lavori del Forum si concluderanno domani con una Tavola rotonda cui interverranno: il Presidente del Comitato per gli Affari Sindacali e del Lavoro di Abi, Salvatore Poloni; il Segretario Generale della Fabi, Lando Maria Sileoni; e il Professore emerito dell’università Cattolica di Milano, Tiziano Treu.