Gli arrivi dei migranti non si fermano a causa della crisi alimentare e delle guerre che costringono molte persone a raggiungere l’Europa spesso illegalmente. Una situazione che si è aggravata negli ultimi mese prima con lo scoppio del conflitto in Ucraina e poi con l’inflazione e gli effetti hanno colpito maggiormente i Paesi più poveri che non sono in grado di far fronte a queste emergenze e costringe la gente a emigrare. Proprio nelle ultime ore un barcone con 300 migranti a bordo è stato soccorso a 35 miglia dalla costa ed è approdato nel porto di Pozzallo, nel Ragusano, dove sono in corso le operazioni di sbarco.
“E’ questo l’ennesimo episodio che dimostra in modo tangibile che non sono le Ong la causa dell’aumento del numero degli sbarchi, ma bensì la complessa e difficile situazione internazionale, oltre che naturalmente le condizioni meteo favorevoli. Lo stesso ministero dell’Interno ha pubblicato gli ultimi numeri dei migranti sbarcati a decorrere dal 1° gennaio 2023 al 2 febbraio 2023 comparati e i dati riferiti allo stesso periodo degli anni 2021 e 2022” sottolinea il primo cittadino di Pozzallo Roberto Ammatuna.
“Non solo le Istituzioni Internazionali, hanno condannato la nuova politica sui migranti del Governo italiano, ma anche il Presidente della CEI Cardinale Zuppi, ha dichiarato che ‘Le Ong fanno bene, salvano vite’. Ecco perché occorre un ripensamento sulla politica del Governo riguardo migranti che privilegi sempre il diritto alla vita di tanti esseri umani.
Per quanto riguarda poi la Regione Sicilia, l’invito è quello di prendere atto che ci sono Comuni di frontiera che svolgono nel suo territorio una grande funzione umanitaria e che portano alta e con onore la bandiera della Sicilia nel mondo”, ha aggiunto. Il sindaco di Pozzallo ha rivolto “un grazie sentito” alla Prefettura di Ragusa, alla Questura di Ragusa, alla Guardia Costiera, alle Autorità Sanitarie, alla Protezione Civile, alle Organizzazioni Umanitarie, alla Guardia di Finanza e a tutte le forze dell’ordine per il grande impegno profuso.