lunedì, 1 Luglio, 2024
Lavoro

Veronese (Uil): lavoro stabile resta un sogno. Nel 2022 cessati un milione di contratti

Nessun sorpasso, per il lavoro stabile non ci sono scatti in avanti, la partita è ancora vinta dai contratti temporanei. Un rapporto di 79 contratti a tempo determinato e 21 a tempo indeterminato. Una situazione che non piace ai sindacati che sollecitano un cambio di rotta che però non si intravede.

Contratti temporanei al top

“I nuovi rapporti di lavoro temporanei battono quelli a tempo indeterminato (comprensivi di apprendistato) 79 a 21 sul totale attivato”, spiega Ivana Veronese, segretario confederale della Uil con delega al lavoro, “Sono queste le percentuali di incidenza sulle nuove assunzioni di rapporto di lavoro effettuate tra gennaio e ottobre 2022”.

Serve lavoro stabile

Da anni il sindacato assiste ad una crisi del lavoro stabile con tutto quello che comporta in particolare per i giovani che entrano nel luogo tunnel del precariato. Contratti a singhiozzo così come i versamenti previdenziali.
“Avremmo preferito che questo ‘derby’ sul lavoro fosse stato finalmente vinto dalla squadra per la quale tifiamo che è quella del lavoro stabile”, fa presente la dirigente della Uil, “Nel frattempo, abbiamo ancora un apprendistato fermo in panchina, si mantiene salda ad un basso 4,3% l’incidenza sulle nuove attivazioni.

Un milione di posti persi

La Uil sottolinea anche un sotto effetto distorto del mercato del lavoro, in questo caso di una vera crisi. “Si registra il preoccupante aumento di 1 milione di rapporti di lavori cessati rispetto ai primi dieci mesi del 2021”, sottolinea Veronese, “Insomma, possiamo dire che anche questa partita non ci è piaciuta. È arrivato il momento di cambiare le tattiche di gioco e qualche regola, con l’obiettivo di ridurre il lavoro precario”.

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