“FRATELLO BIAGIO CONTE, l’Angelo degli ultimi” è un libro pregiato ed esclusivo del progetto storico di ‘reportage etico e narrativo’ (composto da testi narrativi e 70 fotografie a colori degli ultimi 20 anni della vita missionaria) realizzato da Giacomo Palermo “PhotoReporter Umanitario” che da tanti anni racconta fotograficamente la vita e i principi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite che si ritrovano nella “Missione di Speranza e Carità O.n.l.u.s. di Palermo”. Il testo è acquistabile su Amazon.
Secondo il sociologo italiano ed esponente dell’UNESCO che studia l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite in Italia il prof. Aurelio Angelini:
“L’immigrazione è divenuta un macro – fenomeno sociale in Europa, che si è trovata ad accogliere numeri sempre crescenti di stranieri, e si assiste, alla presenza di immigrati di seconda, o anche di terza, generazione, ma questa è la storia di oggi, ma la Sicilia di oggi e dei secoli scorsi è la terra di immigrati e di migranti, è terra dei popoli mediterranei, un esempio di convivenza di persone di provenienza da diverse componenti culturali che hanno generato una civiltà mediterraneo – europea come si ritrova nella realtà trentennale della “Missione di Speranza e Carità” di Palermo fondata dal missionario laico fratello Biagio Conte e l’opera del PhotoReporter Giacomo Palermo ci racconta questa storia e realtà unica nel suo genere nel Mediterraneo e nel Mondo.
Oggi la nostra memoria è ricca di una quantità infinità di scatti fotografici fatti con i telefonini che ci distraggono dalla straordinaria bellezza dell’arte fotografica, essendo entrata la foto nel quotidiano di ognuno, modificando l’idea dell’attimo impresso in uno scatto come ricordo. Le fotografie di Giacomo Palermo che immortalano la vita quotidiana della Missione e di fratello Biagio Conte come rappresentazione dell’umano, contrasto e sintesi nello stesso tempo che ci permette di visitare questa Comunità mediterranea senza spostarci e vivere emozioni straordinarie, godendo dell’unicità spazio – temporale dello scatto che ci restituisce l’autenticità di una realtà come racconto e un racconto come una storia.”