“Santità, il messaggio inviato in occasione della 53^ Giornata Mondiale della Pace induce a una riflessione sulla responsabilità che impegna ciascuno – nella sfera privata e nell’agire sociale – a contribuire a una feconda e pacifica convivenza, tanto al livello nazionale che nel quadro dei rapporti internazionali”. Lo scrive il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio al Papa.
“In occasione del recente viaggio apostolico in Giappone Ella ha sottolineato che la pace e la stabilità internazionale non possono essere edificate ‘sulla paura della reciproca distruzione o su una minaccia di annientamento totale’ – aggiunge Mattarella -. Per superare il precario equilibrio che opportunamente, Santità, definisce ‘falsa sicurezza’, occorrono infatti fondamenti ben più ambiziosi basati sulla consapevolezza di una fratellanza intimamente inscritta nella coscienza di ogni essere umano. Solo accantonando logiche di dominio e con la riscoperta delle potenzialità dell’altro, i popoli potranno costruire solidi ponti di pace. A questo riguardo, è prezioso il Suo invito a intraprendere quell’audace esercizio di speranza che ci consente di guardare oltre il limitato orizzonte dei risentimenti e delle paure”.
“Tutti noi, chiamati a ‘credere nella possibilità della pace’ e a coltivare in ogni gesto quotidiano la cultura dell’incontro – continua Mattarella -, traiamo dal Suo ispirato messaggio anche un paterno incoraggiamento a non lesinare sforzi nella promozione della giustizia – in ambito politico, economico e sociale – affinché essa possa permeare tutte le dimensioni della vita delle nostre comunità, a cominciare dalla famiglia. E nella famiglia trova il suo primo alveo naturale il tesoro della memoria, suggerimento e traccia, come Lei ci ha ricordato, ‘per le presenti e le future scelte di pace’. Le due importanti iniziative che, Santità, suggerisce per l’anno appena iniziato, si collocano in questa prospettiva. In primo luogo desidero menzionare l’incontro internazionale in programma ad Assisi che consentirà a circa 500 giovani economisti e imprenditori di confrontarsi sulla definizione di modelli economici che – lontano da predatorie logiche dello scarto – rafforzino sempre più la componente etica indispensabile per promuovere una economia più giusta, inclusiva e sostenibile”.
“In secondo luogo – continua Mattarella -, merita di essere ricordato l’evento dedicato alla ricostruzione di un Patto educativo globale, che, nel maggio prossimo riunirà rappresentanti istituzionali e di organismi internazionali, personalità accademiche e studenti per un dialogo sulla necessità di investire in un rinnovato cammino educativo per la maturazione di una nuova solidarietà universale. Il Suo pressante invito a sperare nella pace si manifesta anche nella chiamata a una ‘conversione ecologica’, preludio di uno sviluppo autenticamente sostenibile, umano e integrale. La tutela del patrimonio naturale, così come di quello culturale e artistico, è uno dei principi costituzionali della Repubblica Italiana.
Da questi irrinunciabili valori, che comprendono il ripudio della guerra, derivano anche direttrici essenziali dell’azione internazionale dell’Italia. Nella piena consapevolezza che la pace si costruisce con il dialogo, con l’accorta gestione delle ricchezze del Pianeta e con l’impegno a sostenere le opportunità di sviluppo di tutti i popoli, l’Italia mantiene il proprio convinto sostegno al multilateralismo e collabora attivamente all’opera insostituibile delle Organizzazioni internazionali.
Nel ringraziarLa per il Messaggio che ha voluto indirizzarci in occasione della Giornata Mondiale della Pace 2020 desidero, infine, rivolgerLe, Santità, a nome del popolo italiano e mio personale, vivissimi e affettuosi auguri per il nuovo anno”, conclude il Capo dello Stato.