TRIESTE (ITALPRESS) – "I fondi per la montagna ci sono. Ciò che serve è realizzare progetti mirati in grado di saper cogliere le esigenze espresse dal territorio, funzione questa che risulta essere di importanza strategica per quest'area del Friuli Venezia Giulia". Lo ha detto l'assessore regionale alla Montagna Stefano Zannier nel corso dell'incontro conclusivo avviato con tutte le comunità di montagna della Destra Tagliamento svoltosi nella sala della società operaia di Pinzano. Alla presenza del presidente della comunità delle Prealpi friulane orientali Demis Bottecchia, del sindaco Emiliano De Biasio e di alcuni funzionari dell'Amministrazione regionale, l'esponente della Giunta regionale ha innanzitutto posto in risalto il valore che questi enti rivestono all'interno del processo di programmazione degli interventi per sostenere l'area montana. "I fondi messi a disposizione dall'Europa – ha detto Zannier – sono solo uno strumento; ciò che serve è utilizzare al meglio le risorse per la preparazione di progetti che rispecchino il più possibile le reali esigenze del territorio. In questo contesto va detto che il lavoro svolto fino ad oggi dai Gruppi di azione locale (Gal) è stato di qualità. A breve partirà la programmazione europea ed è quindi bene farsi trovare pronti e preparati per 'mettere a terra' iniziative che possano essere valide per sostenere lo sviluppo e la crescita dei territori montani del Friuli Venezia Giulia. Inoltre – ha aggiunto l'assessore regionale – abbiamo lavorato alacremente con lo Stato per allargare quanto più possibile la lista dei comuni da ricomprendere tra quelli che fanno parte delle aree interne, inserendo quanti in un primo momento erano rimasti esclusi". Sul fronte della fiscalità di vantaggio per le aree montane, l'esponente dell'esecutivo Fedriga ha spiegato quanto l'Amministrazione regionale ha compiuto nel corso della legislatura. "Su questo tema – ha chiarito Zannier – le leve a disposizione della Regione sono ben poche. Quella su cui abbiamo potuto agire è stata l'Irap, che nel 2019 abbiamo deciso di abolire per chi opera nei territori montani. Ciò che serve realmente e che va affiancato alla parte fiscale è una legislazione speciale, con regole specifiche per ogni territorio, che sia in grado di far funzionare al meglio ciò che già esiste". Infine è stato ricordato che per le aree montane della regione ci saranno a disposizione 55 milioni di euro che verranno utilizzati per investimenti e aiuti alle imprese, digitalizzazione, sicurezza, recupero immobili pubblici per centri di aggregazione, acquedotti in montagna ma anche per tutta la partita legata alla formazione con la quale venire incontro alle esigenze dei singoli territori. Inoltre l'assessore regionale ha evidenziato che, attraverso la norma per incentivare i giovani ad avviare attività legate all'agricoltura in montagna, sono state aperte oltre 200 attività da parte di persone sotto i 40 anni. -foto ufficio stampa Regione Friuli Venezia Giulia- (ITALPRESS). trl/mgg/com 12-Gen-23 17:01