Lo studio di ricerca è stato condotto su 37 pazienti arruolati presso l’U.O.C. di Neurochirurgica A.O.R.N. S. Anna e S. Sebastiano di Caserta diretta dal Dott. Pasqualino De Marinis. I reperti biologici dei pazienti trattati chirurgicamente di asportazione e/o biopsia per Glioblastoma multiforme, sono stati analizzati dal punto di vista genetico/molecolare presso i laboratori di ricerca IGB “Adriano Buzzanti Traverso” Consiglio Nazionale delle Ricerche – Napoli, in collaborazione con la Dr.ssa Maria Giuseppina Miano. Il Progetto di studio neuro-oncologico “Gliomas”, nasce per volontà della “Maria Rosaria Maglione Foundation o.n.l.u.s.”, organizzazione non-profit per le Neuroscienze. La Fondazione ha coordinato e finanziato il progetto di ricerca
(Principal Investigator: Dott. Alberto de Bellis), istituendo inoltre una borsa di studio in memoria di “Francesco Mazza” (Titolare: Dr.ssa Denise Drongitis).
Lo studio di ricerca ha evidenziato un nuovo asse genetico – KDM5C – HIF1alfa – BDNF nel Glioblastoma multiforme.
Sono stati identificati 2 Gruppi di pazienti: KDM5C High e KDM5C Low. Il nuovo asse genetico identificato è correlato all’ipossia del micro-ambiente neoplastico e alla probabile regolazione di BDNF (brain-derived neurotrophic factor) o fattore di crescita neurotrofico cerebrale. KDM5C è un sensore dell’ossigeno e un regolatore in senso inibitorio di BDNF e fino ad oggi non si conosceva la sua funzione nel Glioblastoma.
Grazie all’utilizzo della chirurgia guidata dalla fluorescenza (5-ALA), amminoacido captato dalle cellule neoplastiche del Glioblastoma, lo studio ha evidenziato inoltre significative differenze di espressione genetica nelle diverse aree di captazione del micro-ambiente neoplastico. Per rendere il tutto più semplice alla comprensione, l’espressione di KDM5C e BDNF è maggiore nelle zone di minor captazione del tracciante che allo stesso tempo rappresenterebbero il locus di alta trasformazione neoplastica. Diversamente HIF1alfa, gene legato all’ipossia, è di gran lunga espresso nelle zone di maggior captazione del 5-ALA (aree ipossico-necrotiche). Lo studio è stato oggetto di pubblicazione sulla prestigiosa rivista scientifica peer reviewed International Journal of Molecular Science, nel numero speciale – Glioblastoma: Recapitulating the Key Breakthroughs and Future Perspective. L’originale ricerca apre a nuove frontiere di studio e a potenziali nuovi bersagli terapeutici mirati.