La ong “Iran Human Rights” con sede a Oslo ha rivelato che oltre duecento difensori dei diritti umani sono stati arrestati, molestati o indiziati in Iran a partire dal 16 settembre, quando sono iniziate le proteste per Mahsa Amini, la ventiduenne morta dopo essere stata messa in custodia perché non portava il velo in modo corretto.
“Molti si trovano dietro le sbarre in condizioni rischiose, ed è necessario attivare misure concrete contro la repressione al fine frenare la persecuzione contro queste persone”, fa sapere la ong appellandosi alla comunità internazionale. Secondo l’agenzia degli attivisti per i Diritti Umani iraniana Hrana, sono quasi 18.500 le persone arrestate da quando sono iniziate le proteste antigovernative, oltre tre mesi fa. Durante le dimostrazioni, hanno perso la vita 506 persone, tra cui 69 minori e 66 membri delle forze di sicurezza.