È in arrivo la sperimentazione nelle città metropolitane del “reddito alimentare” da destinare a chi è in povertà assoluta. Con un fondo da 1,5 milioni di euro nel 2023 e 2 milioni nel 2024 saranno distribuiti pacchi realizzati con i prodotti invenduti della distribuzione alimentare da prenotare mediante un’applicazione e ritirare presso uno dei centri di distribuzione disponibili in tutta Italia. Con il decreto del ministero del Lavoro, che verrà emanato entro 60 giorni, verranno definiti le modalità attuative, la platea e il coinvolgimento del terzo settore.
“Restiamo in attesa di quelli che saranno i decreti attuativi che dovrebbero coinvolgere anche il terzo settore. Al momento, il provvedimento sul Reddito Alimentare sembra ispirarsi a quanto Banco Alimentare sta facendo dal 2003 con il programma “Siticibo” attivo in oltre 900 Comuni in Italia. Nell’anno in corso su 110mila tonnellate distribuite da Banco Alimentare, circa 20mila, oltre il 18%, sono il frutto di cibo recuperato da 1.800 punti vendita della Gdo e distribuito nel rispetto delle norme di igiene alimentare”, riferisce il presidente della Fondazione Banco Alimentare, Giovanni Bruno.
Per i bisognosi sarà istituito anche al ministero dell’Agricoltura un Fondo per l’acquisto di beni alimentari di prima necessità con una dotazione di 500 milioni di euro per il 2023 che sarà reso operativo con un decreto dei ministri dell’Agricoltura e dell’Economia. In Italia aumenta la platea di chi non ha possibilità di accedere ai pasti.