È stata lanciata una richiesta di aiuto dalla Associazione Amici di Ndugu Zangu onlus che gestisce da 26 anni una comunità di assistenza per bimbi orfani affetti da cardiopatie a Oldonyiro (Kenya), dove la siccità sta causando gravissimi problemi alla popolazione in un’area della Rift Valley. Qui vivono circa 4,5 milioni di persone.
Migliaia di capi di bestiame (oltre 70%) morti, scarsità di cibo e acqua sono le condizioni della peggiore siccità degli ultimi 40 anni in Kenya, aggravata dalla pandemia e dalle difficoltà di approvvigionamento dei cereali causate dal conflitto in Ucraina e un’impennata dei prezzi. Una situazione che sta mettendo in gravissima difficoltà, tra l’altro, la Narrapu Community, sostenuta dalla associazione italiana Amici di Ndugu Zangu onlus (che ha sede a Carate Brianza, Lecco), che garantisce l’istruzione a 400 bambini della contea di Isiolo di cui 80 vivono nella comunità. L’attività di questa è realizzata anche grazie a collaborazioni con Emergency, Tavola valdese e Mission bambini.
L’Associazione assiste dal punto di vista sanitario un bacino di circa diecimila persone nella Rift Valley, dove non piove da quattro anni. È per questa ragione che la onlus ha lanciato un appello per chiedere un ulteriore aiuto: la siccità sta aggravando una già difficile situazione di sostentamento alimentare con il peggioramento delle condizioni di salute della popolazione e dei bimbi in particolare. Sono 942 mila i bambini al di sotto dei cinque anni e 135 mila madri in gravidanza e in allattamento affetti da malnutrizione. La siccità ha colpito 20 delle 23 contee tradizionalmente Aree aride e semiaride (ASAL) e 45 circoscrizioni in altre nove contee della stessa Rift Valley, del Monte Kenya e del Lago Vittoria, dove vivono 4,5 milioni di persone.