Il ponte dell’Immacolata del 2022 sarà ricordato per aver restituito la “normalità” a tantissime famiglie italiane che, calendario alla mano, avevano prenotato con largo anticipo la vacanza verso le più belle città d’arte o per ammirare le bellezze naturali e paesaggistiche specialmente di montagna, possibilmente con una buona dose di relax.
Secondo una prima stima fatta da Federalberghi, sarebbero più di 12 milioni gli italiani che hanno programmato di mettersi in viaggio, in occasione della festività dell’8 dicembre.
I primi fiocchi di neve sulle vette più alte e i movimenti di occupazione studentesca che hanno di fatto interrotto le attività didattiche di molti licei avranno convinto a partire anche gli amanti della vacanza last minute. I dati elaborati da Federalberghi si riferiscono anche al giro d’affari che si attesta a oltre 4 miliardi di euro, calcolato su una spesa media pro capite di 435 euro.
A Roma sono 15 i licei occupati
Il lungo week-end dell’Immacolata è stato ben diverso, invece, per quelle migliaia di studentesse e studenti che con incursioni, alcune notturne altre realizzate alle prime luci dell’alba, hanno preso in autogestione il proprio istituto.
Sono già 15 i licei della Capitale occupati e nei quali, a colpi di comunicati, studenti e Dirigenti scolastici si confrontano su temi di sicuro interesse collettivo: la guerra in Ucraina, il diritto all’aborto, il carovita che inciderà anche sul costo del biglietto Atac che aumenterà da 1,50 a 2 euro a partire da luglio 2023. Tra gli argomenti di dibattito si inseriscono anche quelli legati alla politica e poi si insiste contro i Pcto che per alcuni studenti segna l’anticamera dello sfruttamento e del precariato.
In social veritas
La sintesi dei fatti che hanno caratterizzato il ponte dell’8 dicembre è raccolta nelle foto postate sui profili Instagram. Da una parte gli studenti che, inforcando gli sci ai piedi, sfrecciano sulle candide piste e, dall’altra, i compagni di classe che, presidiando giorno e notte le aule del liceo, hanno potuto confrontarsi su temi di portata generale, conversando con giornalisti, come Enrico Mentana, Lucio Caracciolo e Francesco Bei e scrittori, come Christian Raimo e Michela Murgia.