Più risorse a disposizione degli enti locali e più flessibilità finanziaria, con un occhio di riguardo alla città di Genova e al superamento dello stato di emergenza causato dal crollo del ponte Morandi nell’agosto 2018.
Queste, in sintesi, le linee d’indirizzo che il CdA della Cassa Depositi e Prestiti ha deliberato nella seduta dello scorso 18 dicembre, tramite due provvedimenti che si configurano come un ausilio prezioso nella gestione del debito per alcune categorie di amministrazioni locali.
Alle Città Metropolitane e ai Comuni capoluogo di Regione o sede di Area Metropolitana sono state concesse nuove opportunità di utilizzo dei risparmi ottenuti dalla rinegoziazione 2019 dei mutui con la CDP.
L’impiego di queste somme, in precedenza destinate alla realizzazione di investimenti e all’estinzione dei derivati, ora è libero e senza vincoli specifici. Gli enti, dunque, potranno beneficiare di una maggiore flessibilità finanziaria, allentando parzialmente la morsa della rigidità di bilancio.
Contestualmente, CDP ha autorizzato il Comune di Genova al pagamento differito (e senza ulteriori interessi) delle rate dei mutui in scadenza nel 2020. Tale provvedimento si pone in piena continuità con la proroga dello stato di emergenza, approvata a luglio dal Governo, e fornirà un ulteriore supporto al capoluogo ligure per rilanciare il territorio dopo il drammatico cedimento del viadotto autostradale sul torrente Polcevera. Si tratta di un aiuto importante e concreto alla ricostruzione urbanistica, economica e sociale dell’area genovese colpita dal crollo del ponte.
“L’approvazione di queste misure – dichiara CDP in una nota – riflette l’attenzione posta a supporto dello sviluppo sostenibile dei territori quale volano della crescita e del benessere del Paese. L’attività del Gruppo è stata ridisegnata in funzione delle esigenze delle comunità locali, attraverso un rinnovato sostegno alle pubbliche amministrazioni e alle imprese.”