Nuovo appello dell’Onu per raccogliere la cifra record di 51,5 miliardi di dollari, necessaria per distribuire i necessari aiuti nel 2023 alle popolazioni mondiali in difficoltà. Il capo degli aiuti delle Nazioni Unite Martin Griffiths ha annunciato che il prossimo anno ci sarà il più grande programma umanitario che il mondo abbia mai visto per far fronte ai conflitti, alle emergenze climatiche e alla pandemia ancora in espansione che spingono più persone verso la carestia.
Maurizio Martina, vicedirettore generale della Fao ha ricordato che i conflitti, i cambiamenti climatici, le crisi economiche e non ultima la pandemia, hanno ridotto attualmente 800 milioni di persone nel mondo, 150 milioni in più rispetto al 2019, alla fame e la povertà. “Negli ultimi anni abbiamo notato con quanta facilità gli attuali sistemi agroalimentari possono essere compromessi.
La pandemia ha dimostrato a tutti che sul nostro pianeta le nostre vite sono interconnesse e che abbiamo bisogno di un approccio sistematico che colleghi la salute umana, animale, vegetale e ambientale. Ecco perché la Fao, insieme all’Oms e all’Oie, sta promuovendo l’approccio ‘One Health’, una nuova “globalizzazione selettiva”, che consenta un’apertura al mondo ma, allo stesso tempo, una vicinanza rafforzata con le comunità”, ha detto Martina.