La violenza economica è un fenomeno non facilmente riconoscibile e sicuramente sottorappresentato, spesso subdolo e nascosto, fino a quando non si traduce o si accompagna a forme di violenza psicologica o addirittura fisica. Si va dal controllo delle spese quotidiane alla negazione di qualsiasi grado di autonomia nella gestione delle risorse finanziarie della famiglia, dall’invito a non lavorare a vere e proprie minacce o raggiri, approfittando della fiducia della compagna. In occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne la Banca d’Italia torna a testimoniare la sua vicinanza al fianco delle donne attraverso l’educazione finanziaria, strumento di prevenzione della violenza economica.
Una buona cultura finanziaria di base aiuta a stabilire un rapporto sano e consapevole con il denaro e “Non firmare se non hai capito” è uno dei primi consigli dell’educazione finanziaria. La Banca d’Italia propone sul territorio, in collaborazione con l’associazione Soroptimist e con il Consiglio nazionale del notariato, il percorso formativo “Le donne contano”, che è anche una pagina del sito l’Economia per tutti. Il programma affronta i temi della pianificazione, dei pagamenti, dell’home banking e delle scelte dei finanziamenti per favorire l’empowerment, l’emancipazione delle donne, evitare che siano truffate e vittime di violenza economica. Da oggi tale programma diventa ancora più visibile poiché tutte le filiali della Banca sono coinvolte in una campagna promozionale su tutto il territorio nazionale.