domenica, 22 Dicembre, 2024
Sanità

Aiop, necessari interventi su carenze medicina d’urgenza

Le richieste di riformare il settore della medicina di emergenza e urgenza avanzate dai medici specialisti dei Pronto soccorso e del 118 testimoniano le difficoltà che il sistema sta attraversando, a causa una drammatica carenza di personale e turni di lavoro disumani.

Nei giorni scorsi la politica si è detta disposta a un confronto serio e concreto per risolvere i problemi dei cittadini e di chi lavora per sostenere un alto livello di qualità del Servizio Sanitario Nazionale. “Negli ospedali e nei Pronto soccorso italiani la situazione è molto delicata, la carenza di personale medico e infermieristico allunga notevolmente i tempi di attesa e svilisce la qualità dell’assistenza prestata ai pazienti. La disponibilità dei posti letto è sempre più limitata e si fatica a garantire un’adeguata programmazione degli interventi, anche a causa delle poche ambulanze a disposizione delle strutture e della scarsa copertura territoriale del primo soccorso”.

Lo afferma Barbara Cittadini, presidente nazionale di Aiop, l’associazione italiana ospedalità privata, in merito alla protesta degli operatori sanitari dell’emergenza e del 118, che hanno risposto all’iniziativa promossa dalla Società italiana di Medicina d’Emergenza-Urgenza (Simeu) per chiedere interventi mirati sui Pronto soccorso italiani. La presidente di Aiop condivide le proposte avanzate in merito dalla Fiaso, la Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere, che chiede retribuzioni più alte per chi lavora nei Pronto soccorso, reclutamento degli specializzandi, istituzione del medico unico di emergenza-urgenza. “Mi auguro che il Governo investa in termini di risorse e progettualità in misura adeguata.

Occorre gestire, con grande senso di responsabilità, queste e altre criticità che interessano la sanità, come i costi elevati delle prestazioni, dei farmaci e dei dispositivi di protezione individuale, l’ammodernamento edilizio e tecnologico delle strutture, la digitalizzazione, la riduzione delle liste d’attesa, le cure per i malati non Covid, le esternalizzazioni dei servizi”, sottolinea Cittadini.

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