Nel primo semestre dell’anno in corso, i delitti di abuso dei mezzi di correzione o di disciplina, violenza sessuale e violenza sessuale aggravata presso istituti di istruzione subiscono un aumento. È quanto emerge dall’elaborato che il Servizio Analisi Criminale ha realizzato sull’andamento dei reati riconducibili alla violenza nei confronti dei minori.
Nell’approfondimento sulla cosiddetta “frontiera del mondo virtuale” si è evidenziato, anche grazie al contributo fornito dal Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, un notevole incremento dei casi trattati, nel biennio 2020/2021, in materia di adescamento online, cyberbullismo e sextorsion. Nel medesimo periodo risultano, inoltre, aumentati i reati commessi del cosiddetto revenge porn, ovvero la diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti.
Nel Rapporto sui minorenni vittime di abuso, l’analisi è stata focalizzata su alcune forme di delittuosità che maggiormente hanno colpito i minori, nel biennio 2020-2021, confrontato con analogo periodo dell’anno precedente. Nella maggioranza dei casi le vittime sono di genere femminile e si attesta nella fascia di età dei quattordici anni. Le segnalazioni a carico di autori noti, in maggioranza di genere maschile, riguardano principalmente la fascia d’età compresa tra i 35 e i 64 anni