Il Consiglio europeo è stato invitato dalla Commissione Ue ad adottare, senza ulteriori indugi, le decisioni necessarie per consentire a Bulgaria, Romania e Croazia di partecipare pienamente all’area Schengen. In una comunicazione l’esecutivo Ue ha fatto il punto sui tre Stati rispetto all’applicazione delle norme Schengen, segnalando che hanno contribuito in modo significativo al buon funzionamento dello spazio europeo, anche durante il periodo della pandemia e, più recentemente, di fronte alle conseguenze senza precedenti della guerra in Ucraina.
I tre Paesi sono già in parte vincolati dalle norme da Schengen, ma i controlli alle frontiere interne con questi Stati membri non sono stati revocati. Hanno i requisiti per entrarvi e dovrebbero secondo la Commissione essere autorizzati a farlo. Sotto la presidenza ceca l’8 dicembre il Consiglio Giustizia e affari interni voterà sulla partecipazione di Bulgaria, Romania e Croazia all’area Schengen senza controlli alle frontiere interne. Attualmente fanno parte dell’area Schengen 22 paesi Ue, olte a Norvegia, Islanda, Svizzera e Liechtenstein. L’Irlanda ha esercitato l’opzione di non partecipazione (opt-out) sui controlli alle frontiere.