venerdì, 15 Novembre, 2024
Europa

Europarlamento propone misure per l’indipendenza energetica nei Pnrr

Gli eurodeputati vogliono includere le misure di REPowerEU nei Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza per favorire l’indipendenza dai combustibili fossili russi e accelerare la transizione verde. Secondo il testo legislativo, i Paesi Ue che presenteranno un PNRR modificato dopo l’entrata in vigore di questa proposta saranno obbligati a includere misure sia per il risparmio energetico che per la produzione di energia pulita e la diversificazione dell’approvvigionamento energetico, come previsto da REPowerEU.

Il testo legislativo è stato adottato in plenaria con 471 voti favorevoli, 90 contrari e 53 astensioni. I deputati hanno emendato la proposta originaria della Commissione per meglio indirizzare le misure dei capitoli di REPowerEU mirate a ridurre le vulnerabilità energetiche nell’UE. Le nuove regole coprirebbero le misure adottate dal 1º febbraio 2022. Le azioni di RePowerEU inserite nei PNRR dovrebbero dare priorità agli investimenti per affrontare la povertà energetica delle famiglie, delle PMI e delle microimprese vulnerabili, secondo i deputati. I deputati chiedono inoltre che i 20 miliardi di euro proposti dalla Commissione come ulteriori sovvenzioni non provengano dalle quote della Riserva stabilizzatrice del mercato dell’UE ma da un’asta anticipata delle quote di emissione nazionali già previste nel Sistema per lo scambio delle quote di emissione dell’UE (ETS UE).

Inoltre, il Parlamento chiede alla Commissione di trovare altre fonti di denaro per integrare il finanziamento delle azioni di REPowerEU, anche consentendo la flessibilità nell’uso dei fondi non spesi, in particolare quelli residui dal bilancio 2014-2020. Queste sovvenzioni supplementari verrebbero distribuite ai Paesi membri tenendo conto del loro tasso di dipendenza energetica, dell’aumento dei costi energetici per le famiglie e della quota di combustibili fossili nel consumo interno lordo di energia.

Nell’implementazione delle nuove misure, gli Stati membri dovrebbero prendere in considerazione i contributi delle autorità regionali, delle ONG e delle parti sociali. I deputati chiedono ai Paesi UE di garantire che almeno il 35% della loro spesa inclusa nei capitoli di REPowerEU dei PNRR sia stanziato per misure che abbiano una dimensione o un effetto multinazionale, anche se attuate da un solo Paese UE, e a meno che la Commissione non conceda una deroga in circostanze specifiche.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Bando Asili Nido: risposta positiva dei Comuni

Angelica Bianco

Bilancio agricolo Ue: adeguarlo all’inflazione

Gianmarco Catone

Pnrr: si è conclusa la seconda visita della Commissione Ue

Marco Santarelli

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.