L’Europa è al corrente dei livelli di riciclo che rendono l’Italia un’eccellenza per l’economia circolare. Ciononostante, resta la peggiore sul versante delle discariche, con un alto tasso d’infrazioni e multe e la priorità è cercare un rimedio a questa situazione. Lo ha ribadito Mattia Pellegrini, capo Unità Direzione Generale dell’Ambiente della Commissione Europea a Ecomondo, la fiera per la transizione ecologica in svolgimento a Rimini. “Per rispettare gli obiettivi Europei e proseguire verso gli obiettivi del Green Deal, del Next Generation EU e del Repower EU, e soprattutto per rendere l’industria sempre più competitiva, l’Italia non può sottovalutare l’economia circolare, soprattutto in contesto di emergenza climatica. È fondamentale che le istituzioni italiane abbiano un protagonismo diverso sull’economia circolare. Dobbiamo, con tutte le istituzioni, essere interessati ad aiutare le imprese migliori a fare sempre meglio e sostenerne altre a diventare eccellenza”, ha detto il presidente di Legambiente Stefano Ciafani.
Un particolare focus del talk è stato dedicato al tema emergente dei biolubrificanti, che richiedono l’identificazione di un modello di smaltimento e di un perimetro normativo specifico in grado di garantirne la più efficace segregazione e successivo recupero. CONOU e Novamont hanno avviato delle ricerche su questo aspetto e chiedono al legislatore europeo un intervento normativo per creare una filiera e una gestione dedicata. “L’innovazione dei biolubrificanti richiede un miglioramento del sistema: il prodotto usato dev’essere gestito in modo specifico e le due eccellenze CONOU e Novamont stanno lavorando assieme per studiare e ricercare una soluzione, inquadrata magari in una filiera ad hoc, coinvolgendo i produttori”, ha commentato Ciafani.