Presso l’aula magna della Facoltà di Medicina e Psicologia della Sapienza, a Roma, ha preso il via la seconda fase dell’iniziativa, finanziata dalla Presidenza del Consiglio, che coinvolge un gruppo composto da docenti della Facoltà di Medicina e psicologia, in collaborazione con la Fondazione per lo studio e la ricerca sull’infanzia e l’adolescenza e l’Associazione SOS Telefono azzurro Onlus. Il progetto, si legge in una nota, finanziato alla fine del 2021, si chiama “Prevenzione e contrasto del bullismo basato sul peso: sport ed esercizio fisico per un intervento multilivello” e mira a promuovere l’inclusione e a prevenire le vittimizzazioni nei confronti di minori a causa di particolari condizioni fisiche come l’obesità e il sottopeso.
A gennaio del 2022 è stata realizzata una fase pilota. La fase attuativa che prende ora l’avvio coinvolgerà almeno 10 scuole secondarie di I e II grado del Lazio. L’intervento si focalizzerà sul legame che intercorre tra i disturbi del peso e dell’alimentazione e i fenomeni di violenza tra pari all’interno del contesto scolastico, che si acuiscono durante lo svolgimento delle attività sportive. Le azioni previste, sottolinea la nota, sono volte a ridurre il fenomeno con metodiche multilivello, contemporaneamente in tutti gli attori coinvolti: studenti, genitori e docenti.
I ragazzi vittime di violenza troveranno uno spazio di ascolto e di supporto per sviluppare strategie di resistenza al bullismo e gli insegnanti avranno modo di identificare strumenti di contrasto applicabili anche dopo la fine del progetto. Le attività riguarderanno anche i genitori per aiutarli a riconoscere precocemente nei loro figli i segni della vittimizzazione e fornire strumenti per fronteggiarli, ma anche il gruppo dei pari, in questo caso i coetanei e gli studenti, per ridurre il cosiddetto “weight bias”.