Il richiamo eterno del Bel Paese
Secondo i dati di una ricerca Confcommercio-Istituto Piepoli che verrà presentata a Rimini durante un convegno che si terrà dal 12 al 14 ottobre; l’Italia è tra le mete preferite per le vacanze dei turisti
stranieri in Europa. In particolare attrae di più i cittadini d’oltreoceano, con il 75% degli americani, e addirittura l’88% dei brasiliani che la indicano come la destinazione prescelta tra quelle del vecchio continente.
Il richiamo per gli europei
Tra gli europei, i più propensi al viaggiare in Italia sono i francesi (74%), seguiti da tedeschi (70%) e inglesi (65%). Gli stranieri che scelgono il nostro Paese lo definiscono in linea di principio “interessante, accogliente e sicuro”. A catalizzare l’attenzione sono le grandi città d’arte: Roma, Firenze, Venezia, Pisa ma anche Milano,
Napoli, e mete turistiche come la Sicilia, la Costiera Amalfitana, il Lago di Como, il Lago di Garda. Tra coloro che invece non ci hanno scelto come meta, pur programmando un viaggio in Europa, le motivazioni
di mancata scelta sono determinate dal fatto che pensano di venire in Italia in futuro, sono già stati nel nostro Paese in passato o ci considerano una meta costosa, soprattutto il target dei giovani (18-34 anni).
Punti d’attrazione e da cambiare
I temi forti indicati da chi è già stato in Italia negli ultimi 5 anni sono, che però viene anche vista, insieme al costo del viaggio e delle attrazioni culturali, anche come aspetto negativo. Tra gli elementi da migliorare ci sono anche le infrastrutture e la pulizia. Gli stranieri hanno effettuato meno viaggi che nel 2019: in particolare i brasiliani -38%, tedeschi -31%, inglesi -27%,i francesi -22% e gli americani al -19%.
Stati Uniti traino di ripresa
Restano dunque gli Stati Uniti il mercato intercontinentale che più di tutti traina la ripresa.
Gli aspetti più importanti che fanno scegliere la destinazione del viaggio, sia in Europa che verso altri continenti, sono al primo posto per tutti i turisti internazionali il rapporto qualità-prezzo, poi
l’interesse per la cultura, il comfort e la facilità di raggiungimento della destinazione.
L’interesse per il paesaggio
Per tedeschi e francesi ricopre un ruolo importante anche l’interesse per il paesaggio. I percorsi enogastronomici interessano una quota più piccola del campione (tra il 15 e il 23%, a seconda del Paese)
soprattutto per i francesi: solo il 7% dichiara questa come una motivazione di viaggio internazionale, probabilmente a causa della forte cultura enogastronomica del Paese.
Tra gli aspetti negativi ci sono alcuni dati dello studio Piepoli sui quali riflettere: se la comunanza linguistica, oltre alla ricerca delle proprie radici, può giustificare il 25% di americani che dichiarano che
prossimamente visiteranno il Regno Unito invece dell’Italia, deve fare riflettere l’80% dei brasiliani che andranno in Portogallo adducendo, come principale motivazione, che si tratta del paese europeo più
facilmente raggiungibile con i collegamenti. E ancora più significativo è il 42% di inglesi che “strizzano l’occhio” alla Spagna, indice presumibile di un mercato sul quale si potrebbe oggi rafforzare la
presenza dell’offerta italiana, dedicandosi ad alcuni segmenti probabilmente non valutati nella loro effettiva potenzialità, a partire dal turismo della “silver age”.
Sangalli: necessari sostegni
Commentando i dati dello studio dell’Isituto Piepoli sul turismo, il presidente di Confcommercio ha sottolineato che “è un bilancio molto positivo quello del turismo grazie soprattutto al ritorno degli stranieri anche se non ai livelli pre-Covid. I costi fuori controllo del caro energia rischiano, però, di vanificare la stagione invernale. Serve subito un intervento europeo a sostegno delle imprese più penalizzate e accelerare, nel nostro paese, il potenziamento dei collegamenti e delle infrastrutture aeroportuali”.
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