Gli ultimi anni, caratterizzati dal Covid, dall’invasione russa in Ucraina e dalle emergenze ambientali, stanno facendo velocemente perdere i progressi compiuti nel corso del tempo su una serie di fattori determinanti per il benessere umano, come qualità della vita, opportunità e diritti. Lo rivela l’ultimo rapporto Onu sullo sviluppo umano, rilasciato dall’United nations development programme (Undp), purtroppo conferma questa tendenza.
“La pandemia di Covid-19 in corso, dopo aver provocato inversioni nello sviluppo umano in quasi tutti i Paesi, continua a produrre varianti in modo imprevedibile. La guerra in Ucraina ha inoltre creato maggiore sofferenza umana. Temperature da record, incendi, tempeste e inondazioni suonano l’allarme dei sistemi planetari sempre più fuori controllo. Insieme, stanno alimentando una crisi del costo della vita avvertita in tutto il mondo, dipingendo un quadro di tempi incerti e vite instabili”, si legge nel rapporto.
Lo studio descrive come i diversi “strati di incertezza” che interagiscano tra loro, sconvolgono la vita di miliardi di persone. Sono stati identificati tre strati del “complesso di incertezza” odierno: il pericoloso cambiamento planetario, la transizione verso nuovi modi di organizzare le società industriali e l’intensificazione della polarizzazione politica e sociale.
Inoltre, viene esplorato anche il motivo per cui quel cambiamento necessario, tanto invocato dalla società civile e dalla comunità scientifica, non sta avvenendo come dovrebbe. Le ragioni sono molte, incluso il modo in cui due fattori, quali insicurezza e polarizzazione (termine che indica l’orientare l’attenzione verso un unico centro di interesse) si combinano tra loro, andando a bloccare l’azione collettiva verso la alla solidarietà. Per fare un esempio, le stime mostrano che chi si sente più insicuro ha una probabilità maggiore di sviluppare opinioni estremiste.