Adrion è una importante iniziativa per la coesione tra i Paesi dell’area adriatico-ionica. Uno spazio marittimo dove sono in gioco interessi geo-strategici rilevanti e di portata globale. Lo ha ribadito il ministro della Difesa Lorenzo Guerini, a Venezia, durante l’apertura della riunione ministeriale Adrion, a cui hanno partecipato i rappresentanti di Italia, Albania, Croazia, Grecia, Montenegro e Slovenia, per consolidare la sicurezza la stabilità dell’area adriatico-ionica. “L’iniziativa nell’ambito dell’incontro con i propri omologhi, svoltosi sull’Amerigo Vespucci, ormeggiata per l’occasione nei pressi dello storico Arsenale cittadino “rappresenta uno strumento politico e operativo multilaterale decisivo per ottimizzare la nostra presenza e la nostra capacità di operare congiuntamente in questo quadrante, così come nel più ampio contesto del Mediterraneo” ha precisato Guerini. “È ormai evidente” ha proseguito “che l’aggressione russa all’Ucraina porti con sé delle sfide legate alla sicurezza globale e a quella degli approvvigionamenti energetici, con possibili riverberi anche su questo bacino marittimo. L’Italia” ha concluso il Ministro “ritiene perciò che ADRION debba proseguire la propria evoluzione, trasformandosi in ausilio alla tutela dei nostri comuni obiettivi di sicurezza. Sono molte, infatti, le sfide in questo ambito, dalla difesa cyber a quella sottomarina, vera e propria quarta dimensione su cui occorre riflettere compiutamente”, ha aggiunto. L’incontro è stato inoltre l’occasione per un confronto bilaterale tra il Ministro Guerini e il suo omologo greco, Nikolaos Panagiotopoulos, al quale è stata espressa soddisfazione per “la convergenza di vedute tra i nostri Paesi in ambito NATO, in complementarità al comune impegno nell’Unione Europea”, anche in virtù del fatto che “l’attuale situazione internazionale e il ritorno della guerra sul continente europeo impongono il costante mantenimento di strette cooperazioni bilaterali e unità di intenti tra Paesi amici e Alleati”.