Gli italiani temono di non poter fare fronte all’impatto economico di una malattia grave. Questo lo scenario che emerge dalla ricerca condotta da MetLife. Per il 32,7% degli intervistati la principale preoccupazione legata all’eventualità dell’insorgenza di patologie serie, consiste nella paura di pesare sui familiari fisicamente e soprattutto economicamente. Altri forti timori sono rappresentati dalla perdita dell’autonomia nella gestione della vita quotidiana (di primaria importanza tra chi vive da solo) e il non poter affrontare le spese per l’assistenza, che ottengono rispettivamente il 20,7% e il 17,2% delle risposte.
Una famiglia italiana su tre (32,5%) è molto o moltissimo preoccupata per l’insorgenza di malattie gravi e più di una famiglia su due (il 63,3%) cita il cancro come patologia che spaventa maggiormente. Analizzando i dati per genere emerge che a temere maggiormente le patologie oncologiche sono in particolare gli intervistati di sesso femminile con una percentuale di oltre 8 punti superiore rispetto a quella degli uomini (67,2% vs 58,6%). Altre patologie molto temute sono l’ictus con il 10,9%, seguito dall’infarto con il 10,7% e dalla sclerosi multipla con il 10,1%.
La preoccupazione cresce nelle fasce d’età più giovani e nel Sud e nelle Isole. Le differenze geografiche sono verosimilmente imputabili ad una minore fiducia verso il Sistema Sanitario Nazionale, le cui prestazioni sono ritenute adeguate dal 60% delle famiglie nella fase di intervento e ricovero, il giudizio peggiora invece quando si parla di tempistiche di accesso ad esami e diagnosi. In questo caso, infatti, solo il 38,8% reputa abbastanza o del tutto adeguato il supporto. A pesare su questo giudizio, quindi, le lunghe liste di attesa, ancora più difficili da snellire realisticamente anche a causa degli effetti della pandemia che hanno obbligato le strutture sanitarie a rinviare molti esami diagnostici.
La ricerca fornisce anche utili informazioni su come gli italiani cerchino di mantenersi in buona salute prevenendo l’insorgenza di gravi patologie. Dalle risposte emerge che tre famiglie su quattro (75,6%) pongono molta attenzione all’alimentazione e a uno stile di vita sano, abitudini più diffuse nelle fasce d’età più avanzate.