Il presidente della Federazione nazionale agricoltura biologica di Confagricoltura Toni Riegler, ha commentato gli ultimi dati sull’andamento del comparto biologico italiano, ribadendo che l’Italia si conferma leader del settore nella Unione europea.
“Si festeggia la Giornata europea della produzione biologica. La ricorrenza è l’occasione per fare il punto su un settore, quello del biologico, che in Italia continua a crescere in estensione dei terreni e in produttività”, ha detto Riegler.
“L’attenzione sul settore non deve diminuire visto il rallentamento delle aziende in conversione biologica. Il bio italiano si conferma leader in Europa e il nostro Paese è il più vicino agli obiettivi fissati da Bruxelles per il 2030. Rispetto a una media europea del 9% dei terreni coltivati in modo biologico, lo Stivale è ormai al 17%”. Con questo ritmo, secondo le previsioni, nel 2027 verranno raggiunti i 2,7 milioni di ettari e 3 milioni nel 2030. Il traguardo del 25%, indicato nella strategia Farm to Fork 2030, è molto vicino”, ha aggiunto.
Alcune regioni si distinguono per la crescita della propria SAU destinata al bio: Campania (+55%), Toscana (+25%) e Friuli-Venezia Giulia (+23%). Le coltivazioni biologiche che crescono di più sono i vigneti (+9,2%) e i noccioleti (+12,5%), insieme alle colture permanenti (+3,5%) e ai cereali (+2,8%). Quest’anno, le vendite di prodotti alimentari bio italiani si sono attestate sui 5 miliardi di euro mentre l’export, con il suo marchio Made in Italy cresce del 16% rispetto al 2021, per complessivi 3,4 miliardi di euro di vendite sui mercati esteri.
“L’adozione del Piano d’azione nazionale per la produzione biologica e i prodotti biologici rappresenta l’occasione per aumentare la competitività delle filiere bio garantire un’equa remunerazione e redditività alle aziende del comparto, legando sempre più lo sviluppo del settore alla crescita dei consumi del prodotto, valorizzando maggiormente le produzioni del Made in Italy”, conclude Riegler.