È stato consegnato al premier italiano Mario Draghi il premio World Statesman (statista dell’anno), che prima di lui hanno ricevuto diversi capi di Stato e di governo, da Gorbachev ad Angela Merkel fino a Shinzo Abe, ricordato in apertura del suo discorso dinanzi la platea di New York. Joe Biden, in un messaggio alla fondazione, ringrazia il premier per la sua “leadership” e per la “voce potente” che ha avuto nella promozione dei diritti umani. E ancora più lusinghiere sono le parole della di Henry Kissinger: “Il suo coraggio e la sua visione faranno sì che resterà con noi a lungo”, ha detto l’ex segretario di Stato americano. “Davanti al rischio di una nuova Guerra Fredda, di una nuova polarizzazione innescata dalla guerra della Russia contro l’Ucraina sarà il modo in cui trattiamo con le autocrazie che definirà la nostra capacità di plasmare il futuro. Servono quindi, franchezza, coerenza e impegno”, ha detto Draghi.