Secondo il rapporto di Confcommercio sulla congiuntura autunnale dei consumi, la fine delle restrizioni a causa della pandemia ha contribuito fortemente alla ripresa ma si è registrata una brusca frenata ad agosto 2022, generata da una forte sfiducia dei consumatori per il caro-bollette. L’ottima performance dei servizi turistici che hanno favorito un incremento dei consumi pari al +7,9% nei primi sei mesi dell’anno non è stata sufficiente. “Questo fenomeno si sta indebolendo e la spinta ai consumi si sta esaurendo”, ha commenta to Mariano Bella, direttore ufficio studi Confcommercio.
“In questo frangente si parla disastri, di costi fuori controllo, ma fino a ieri il sistema economico italiano è stato in ottima salute. Fino al 2020 eravamo il malato d’ Europa poi abbiamo recuperato”, ma per Bella “i prossimi mesi saranno abbastanza preoccupanti. Il peggioramento riguarda soprattutto l’industria, poi c’è l’occupazione che ha smesso di crescere, le vendite al dettaglio si stanno riducendo, con servizi e turismo che stanno ancora tenendo”.