Redditi, previdenza, lavoro e sviluppo. Sono i temi che la Cisl annuncia come strategici e che avranno la priorità. Questioni che la Cisl affronterà con un documento che sarà presentato ai partiti in corsa per
le elezioni del 25 settembre.
Le priorità della Cisl
“Presenteremo al Paese una vera e propria “agenda”, illustra ad Assisi il Segretario Generale della Cisl, Luigi Sbarra nella Sala della Pace nel Sacro Convento a margine di un dibattito sul tema della dignità del
lavoro nel quadro dell’ottava edizione del “Cortile di Francesco”, “con le nostre priorità sul piano economico e delle riforme sociali più urgenti da adottare insieme alla prossima legge di bilancio.
Le forze politiche si misurino con le nostre proposte concrete. Le parole chiave sono lavoro, investimenti, taglio delle tasse, accordo sulle pensioni, nuove tutele e rilancio delle competenze, politica dei redditi e coesione sociale, attuazione Piano nazionale e Mezzogiorno, contrattazione e partecipazione”.
Nuovo decreto Aiuti
La Cisl attende i contenuti e le risorse del nuovo decreto Aiuti in via di definizione dal Governo.
“Bisogna affrontare e risolvere subito l’emergenza dei prezzi”, sottolinea Sbarra, “energetici per sostenere imprese e famiglie con risposte forti dell’Europa da saldare ad un nuovo decreto aiuti che il governo dovrà adottare già dai prossimi giorni. E poi guardare al medio periodo mettendo in priorità crescita e sviluppo. Il lavoro non si crea per decreto, ma rilanciando e qualificando investimenti pubblici e privati, politiche industriali, infrastrutture materiali e digitali, stabilizzazioni e assunzioni nel pubblico impiego, nella sanità, scuola, ricerca, università”.
Contratti, lavoro e salari
La Cisl punta sul recupero dei ritardi accumulati dal Paese su molti fronti come ad esempio quello dell’incontro tra domanda e offerta del lavoro.
“La sfida è connettere la modernizzazione del Paese”, sollecita il leader della Cisl, “a cominciare dagli obiettivi del Piano nazionale di Ripresa, con ambiziose condizionalità sociali che rilancino il lavoro dignitoso, ben contrattualizzato, retribuito e formato. Ogni euro erogato per le aziende deve creare buon lavoro aggiuntivo, specialmente giovanile e femminile. E non è possibile che mentre la disoccupazione
resta altissima vi siano centinaia di migliaia di posti di fascia medio-alta che restano vacanti. Siamo primi, in Europa, per quanto riguarda lo skill mismatch, il disallineamento tra professionalità richieste e offerta di lavoro”.
Scuola e Statuto della persona
Cambiare questo quadro è un obbligo, puntualizza Sbarra, “Non solo per equità e per giustizia, ma perché lasciare inutilizzato questo immenso capitale umano significa un Paese fermo e la strada della crescita
bloccata. Vanno costruiti sistemi territoriali che mettano in osmosi aziende, scuole, centri di formazione accreditati, ITS e università. Il baricentro delle tutele va spostato dal posto di lavoro alla persona, con una rete pubblica e sussidiaria che consenta di affrontare tutte le transizioni lavoro-lavoro e scuola-lavoro”.
“È questo il nucleo di un nuovo Statuto della Persona”, conclude il segretario della Cisl, “nel mercato del lavoro su cui oggi vorremmo sentire parlare la politica in questa campagna elettorale”.