mercoledì, 18 Dicembre, 2024
Europa

Ue adotta nuovi piani di Politica agricola

È stato approvato dalla Commissione europea il primo pacchetto di piani strategici della Politica Agricola Comune (PAC) per Danimarca, Finlandia, Francia, Irlanda, Polonia, Portogallo e Spagna. La nuova PAC è concepita per plasmare la transizione verso un settore agricolo europeo sostenibile, resiliente e moderno.

Nell’ambito della politica riformata i finanziamenti saranno distribuiti più equamente alle piccole e medie aziende agricole a conduzione familiare e ai giovani agricoltori.

Sarà inoltre fornito sostegno agli agricoltori per attuare soluzioni innovative, dall’agricoltura di precisione ai metodi di produzione agroecologici. Sostenendo azioni concrete in questi e in altri settori, la nuova PAC potrà essere il pilastro per la sicurezza alimentare e per le comunità agricole nell’Unione europea.

La nuova PAC prevede metodi di lavoro più efficienti ed efficaci. I Paesi dell’UE attueranno i piani strategici della PAC nazionali in cui confluiranno i finanziamenti per il sostegno al reddito, lo sviluppo rurale e le misure di mercato. Nell’elaborare il proprio piano strategico della PAC ciascuno Stato membro ha scelto da un’ampia gamma di interventi a livello dell’UE, adattandoli e indirizzandoli in modo da rispondere alle proprie specifiche esigenze e condizioni locali. La Commissione ha verificato che ciascun piano convergesse verso i dieci obiettivi chiave della PAC, che riguardano le sfide ambientali, sociali ed economiche; i piani saranno pertanto in linea con la legislazione dell’UE e dovrebbero contribuire agli obiettivi climatici e ambientali dell’UE, anche in materia di benessere degli animali, come indicato nelle strategie della Commissione.

La PAC beneficerà di 270 miliardi di euro di finanziamenti per il periodo 2023-2027. I sette piani approvati oggi rappresentano un bilancio di oltre 120 miliardi di euro, di cui oltre 34 miliardi destinati esclusivamente agli obiettivi ambientali e climatici e ai regimi ecologici. Tale importo può essere utilizzato per promuovere pratiche benefiche per il suolo e migliorare, ad esempio, la gestione delle risorse idriche e la qualità dei pascoli.

La PAC può inoltre promuovere l’imboschimento, la prevenzione degli incendi, il ripristino e l’adattamento delle foreste. Gli agricoltori che partecipano ai regimi ecologici possono essere ricompensati, tra l’altro, per aver vietato o limitato l’uso di pesticidi e per aver arginato l’erosione del suolo. Una percentuale compresa tra l’86% e il 97% della superficie agricola utilizzata a livello nazionale sarà coltivata sulla base delle buone condizioni agronomiche e ambientali. Inoltre, finanziamenti ingenti sosterranno lo sviluppo della produzione biologica, con l’obiettivo, per la maggior parte dei paesi, di raddoppiare o addirittura triplicare la propria superficie agricola. Le zone soggette a vincoli naturali, come le zone montane o costiere, continueranno a beneficiare di finanziamenti specifici per mantenere le proprie attività agricole.

Nel contesto dell’aggressione russa contro l’Ucraina e dell’attuale impennata delle materie prime la Commissione ha invitato gli Stati membri a sfruttare tutte le opportunità offerte dai piani strategici della PAC per rafforzare la resilienza del proprio settore agricolo al fine di promuovere la sicurezza alimentare. Queste opportunità comprendono la riduzione della dipendenza dai fertilizzanti sintetici, l’espansione della produzione di energia rinnovabile senza compromettere la produzione alimentare e la promozione di metodi di produzione sostenibili.

Una delle sfide principali che l’agricoltura europea dovrà affrontare nei prossimi anni è il ricambio generazionale. È essenziale che il settore agricolo rimanga competitivo e che l’attrattiva delle zone rurali aumenti. Il sostegno specifico ai giovani agricoltori occupa un posto di primo piano in ciascun piano approvato, con oltre tre miliardi di € che arriveranno direttamente ai giovani agricoltori dei sette paesi. I fondi per lo sviluppo rurale sosterranno migliaia di posti di lavoro e imprese locali nelle zone rurali, migliorando al contempo l’accesso ai servizi e alle infrastrutture, come la banda larga.

In linea con la visione a lungo termine per le zone rurali dell’UE, le esigenze dei cittadini di queste zone saranno affrontate anche da altri strumenti dell’UE, come il dispositivo per la ripresa e la resilienza o i fondi strutturali e di investimento europei (fondi SIE).

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