A causa dalla siccità dal letto dei fiumi d’Europa e dell’Asia affiorano navi da guerra tedesche, antichi templi cinesi e accampamenti romani. Questo fenomeno sta riportando in superficie scenari rimasti allagati dalle acque delle paludi e degli alvei dei fiumi. Nel Danubio, per esempio, scorre talmente poca acqua che a Prahovo, in Serbia, è emersa una nave da guerra tedesca della Seconda guerra mondiale mentre in Spagna, il Dolmen di Guadalperal, un monumento megalitico di quattro o cinque millenni, paragonato a Stonehenge, è risorto dalle acque a ovest di Madrid. Lo scorso luglio, poi, i pescatori hanno trovato una bomba inesplosa da 450 chilogrammi nel fiume Po. In generale, i relitti riemersi ad esempio in Serbia “contengono quasi 10.000 pezzi di ordigni inesplosi”, secondo le autorità del Paese, che stimano il costo della rimozione delle navi e delle munizioni “a quasi 30 milioni di dollari”, riferisce il quotidiano americano.
Le temperature estreme hanno portato a raccolti più esigui e hanno messo a dura prova la capacità dell’Europa di produrre energia. Hanno ridotto quella idroelettrica in Norvegia e minacciato i reattori nucleari in Francia. La Gran Bretagna ha vietato l’uso delle tubazioni d’acqua per l’irrigazione, dopo che l’Inghilterra ha vissuto il suo luglio più secco dal 1935. In Spagna, le città dell’Andalusia hanno limitato l’utilizzo dell’acqua.
In Germania, gli ambientalisti temono che laghi e fiumi prosciugati nel centro del paese minaccino la sopravvivenza dei pesci e di altri animali selvatici mentre la siccità ha anche suscitato un interesse costante per le reliquie risalenti a migliaia di anni fa che a volte affiorano quando il livello dell’acqua scende nei fiumi di tutta Europa, tant’è che di recente sono emerse nel Tevere le fondamenta di un ponte di 2000 anni a Roma.