Dal palco del Meeting di Comunione e Liberazione, il ministro dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, è intervenuta durante il dibattito “Il cambiamento possibile. Ricerca: la sfida della conoscenza”, sottolineando che “sono stati assegnati tutti i fondi del Pnrr che andranno a finanziare i progetti di ricerca che prevedono persone, attrezzature, ricadute sul territorio e creazioni di start up e spin off, nonostante il sistema soffre per una carenza di continuità”. “I nostri ricercatori devono essere valutati e valorizzati meglio, di più ed anche economicamente riconosciuti a livello maggiore in base a quello che fanno”, mentre il sistema attuale “omogeneizza, che rende tutto a livelli standard ed è molto difficile premiare”. Dice la ministra. Di qui l’invito alle Università, dove la “premialità è entrata alcuni anni fa e quindi adesso hanno una parte di finanziamento che si basa sulla premialità, e questo dovrebbe essere trasferito laddove dove c’è una valutazione”. Nei bandi “è possibile istituire meglio un fondo che premi, ma – conclude – dipende dagli atenei che sono autonomi”.