Promuovere e valorizzare la figura dei medici di medicina generale con una riforma che non deve avere colore politico. Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza dal palco del Meeting di Rimini, ricordando il percorso portato avanti dal suo dicastero sulla figura “essenziale e irrinunciabile” dei medici per il “Servizio Sanitario Nazionale.
“Nell’ultimo discorso fatto, Mario Draghi aveva annunciato una riforma, che avevamo sostanzialmente pronta, che consentiva di valorizzare gli oltre 40mila medici di medicina generale, intervenendo su un punto di debolezza, cioè la troppa distinzione tra il lavoro dei medici di base e il resto del servizio sanitario nazionale dove c’è troppa distinzione”.
Roberto Speranza ricorda, inoltre, che era già stato svolto “un confronto con i sindacati e con le Regioni e mi auguro che chi venga dopo possa portare avanti. Penso che tanti giovani vogliono avvicinarsi a questa professione e noi vogliamo valorizzarli riconoscendogli più dignità, più forza e più peso. E deve essere un impegno di tutti senza distinzione di colore politico”.
Infine, ricorda come il problema che “l’Italia aveva fino a pochi mesi fa e ora sostanzialmente risolto. Avevamo tanti giovani laureati in medicina che non avevano la borsa di specializzazione. Quindi il problema era l’imbuto formativo e senza specializzazione non potevano lavorare. Ora – conclude il ministro Speranza – in due anni abbiamo messo 30mila borse di specializzazione e l’imbuto formativo non c’è più”.