Ritorna, dopo la pausa estiva di Ferragosto, l’Agenzia delle entrate e riscossioni, che chiederà, questa volta senza sconti e rinvii, di osservare 179 adempimenti. Il botto ci sarà lunedì prossimo, 22 agosto.
Chiamati a mettersi in regola milioni di italiani che dovranno pagare imposte, acconti e conguagli. Per lo più bisognerà versare. In rampa di lancio ci sono ben 168 adempimenti su 179, che prevedono pagamenti. Una
corsa che segna, per così dire, l’epilogo di una serie di rinvii e scadenze che si sovrappongono. Non ultimo la pausa delle ferie dell’Agenzia delle entrate, iniziate il primo agosto che si concluderanno il 20.
Le 179 voci da rispettare
L’elenco degli adempimenti appare davvero unico e interminabile.
Analizzando complessivamente ci sono: 8 adempimenti per l’Irpef; 20 per le addizionali; 1 per l’imposta di bollo; 4 per la cedolare secca; 35 per le ritenute; 20 per l’Iva; 6 per l’Ires; 6 per Irap; per l’imposta di registro; 30 per le imposte sostitutive; e 37 scadenze che vengono raccolte dall’Agenzia delle entrate e riscossioni, sotto la voce “altro”.
Sportelli aperti ai ritardatari
Il primo appuntamento sarà per quanti sono in ritardo che a fine giugno non hanno versato il dovuto per l’Irpef. Ossia l’Imposta sul Reddito delle persone fisiche. La tassazione è stata oggetto di un pezzo della
riforma fiscale, la tassa viene applicata ai redditi delle persone fisiche: lavoratori dipendenti e pensionati, autonomi e soci di impresa; ma ora si basa su 4 scaglioni di reddito. E’ infatti un’imposta diretta e progressiva, cioè proporzionale a quanto si guadagna.
I contribuenti dovranno versare l’imposta dei Redditi persone fisiche, a titolo di saldo 2021 e primo acconto per il 2022 con gli interessi agevolati dello 0,40%, per il ritardo pagamento. I pagamenti riguardano il saldo e acconto Irpef per i ritardatari che non lo hanno fatto entro il termine del 30 giugno.
I pagamenti: Iva, Inps, Rai
Da lunedì si riaffacciano tra le preoccupazioni degli italiani una folata di pagamenti. Quelli che da sempre suscitano mugugni e strali critici. Sono i cosiddetti appuntamenti periodici, tra cui spiccano l’Iva e l’Inps. Entro il 22 agosto dovranno essere presentate le domande di esenzione dal versamento del canone tv, che interessa i contribuenti sopra i 75. I pensionati con reddito inferiore a 8mila euro potranno chiedere l’esonero. Per i titolari di partita Iva gli adempimenti con scadenza 22 agosto sono: versamento della terza rata dell’acconto Irpef sui redditi soggetti a tassazione separata da indicare in dichiarazione e non soggetti a ritenuta alla fonte; versamento della seconda rata Irpef a titolo di primo acconto 2022 e saldo 2021 con la maggiorazione dello 0,40% a titolo di interesse corrispettivo; versamento della seconda rata dell’acconto Irpef sui redditi soggetti a tassazione separata da indicare in dichiarazione e non soggetti a ritenuta alla
fonte con la maggiorazione dello 0,40% a titolo di interesse corrispettivo.
Occhio al nuovo Esterometro
Arrivano gli adempimenti per l’Esterometro, quelli del secondo trimestre 2022. Su questo ultima adempimento va fatta una puntualizzazione.
L’esterometro è la comunicazione dei dati delle operazioni transfrontaliere di cessione di beni e prestazioni di servizi effettuate/ricevute verso/da soggetti non stabiliti nel territorio dello Stato. Ora dal primo luglio sono scattate delle modifiche sugli invii. I dati delle operazioni trasfrontaliere dovranno essere trasmessi
utilizzando esclusivamente il Sistema di Interscambio e il formato XML della fattura elettronica.
Adempimenti, spunta l’Ires
Nell’elenco degli adempimenti relative alle addizionali è segnata anche la terza rata dell’addizionale Ires. Una imposta dedicata si soggetti che operano nel campo della ricerca e della coltivazione di idrocarburi
liquidi e gassosi; dell’Ires per i soggetti che operano nel campo della ricerca e della coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi, con la maggiorazione dello 0,40% a titolo di interesse corrispettivo; dell’Ires
per gli intermediari finanziari e per la Banca d’Italia con la maggiorazione dello 0,40% a titolo di interesse corrispettivo.