Anche questa volta la tentazione delle forze politiche è di fare campagna elettorale come se tutti i partiti fossero all’opposizione. Opposizione a cosa? Dio solo lo sa. In realtà le elezioni devono servire a tutt’altro. Non a rimpallarsi responsabilità per le cose che non sono state realizzate ma ad offrire un ventaglio di proposte per le cose da fare tra cui i cittadini devono coscientemente e liberamente scegliere quella che ritengono più idonea ad esprimere capacità di governo.
Il manicheismo è un virus che infetta la democrazia e la fa esplodere in svolte autoritarie.
Se la politica continuerà a parlare un linguaggio che i cittadini non capiscono da tempo, sarà un male, questo si, grave che colpirà tutti. Soprattutto i giovani che sono la componente “liquida” di questa società e che non meritano di essere espulsi dal circuito vitale della democrazia
L’inizio di questa campagna elettorale non è dei migliori. Gli scontri che animano il dibattito politico riguardano pregiudizi, polemiche pretestuose che non aiutano a rendere credibili e degni di interesse gli stessi programmi che vengono scritti. Non è un caso che la disaffezione dalla politica e dal voto sia cresciuta nonostante l’esplosione di forze demagogiche e populiste che pure hanno cavalcato l’antipolitica, promesso di esser i giustizieri della storia e che sono miseramente falliti
Chi pensa mai a quel 41% che non sa se e per chi voterà? Eppure questa dovrebbe essere la preoccupazione principale delle forze in campo: non solo convincere chi è già convinto -per scelta di appartenenza o per fideistica adesione a simboli- a votare per il proprio partito ma conquistare nuovi consensi tra chi è deluso dall’offerta dei partiti e dai giochi e giochetti che appassionano gli esperti ma disgustano i cittadini..
L’Italia ha , da sempre, un’elevata instabilità politica, che è la causa principale della mancata soluzione di tanti problemi: governi che durano pochi mesi non sono in grado di dì progettare , far approvare e gestire grandi riforme. In ogni legislatura ci sono cambi di maggioranza: in quella sciolta un mese fa si sono alternate tre diverse maggioranze con partiti che si sono scambiati i ruoli tra maggioranza e opposizione .Nell’ultima legislatura solo Fratelli d’Italia è stata sempre fuori da tutte le coalizioni. E non è un caso che il suo consenso, fotografato dai sondaggi, sia passato in 4 anni anni dal 4% a oltre il 23%. Un incremento perfino superiore a quello che registrarono i 5stelle tra il 2013 (23%) e il 2018(32,5%) .
La prossima legislatura, negli auspici di tutti, dovrebbe poter esprimere una maggioranza solida in grado di governare per 5 anni. La legge elettorale attuale non facilita questo esito. Ma non è solo problema di legge elettorale. C’è anche una questione istituzionale che va affrontata una volta per tutte. E c’è bisogno di un salto di qualità che tutti i partiti dovrebbero fare: gettare alle ortiche le vecchie abitudini fatte di grandi promesse e polemiche feroci contro gli avversari e assumere una postura di responsabilità, di concretezza e di chiara indicazione di soluzioni ai problemi. Purtroppo si va ancora avanti con slogan ad effetto, con demonizzazioni dell’avversario, con urla e schiamazzi che generano confusione.
Le elezioni non sono una scelta tra il Bene e il Male. Il manicheismo è un virus che infetta la democrazia e la fa esplodere in svolte autoritarie.
Occorre riportare il confronto su temi reali e spiegare chiaramente cosa si vuole, come si pensa di poterlo realizzare e con chi. Se si ha davvero a cuore la nostra libertà e democrazia bisogna cambiare registro: ci si confronti serenamente e anche appassionatamente sulle scelte concrete. Le coalizioni hanno presentato i loro programmi Il dibattito sia su questo e non su altro. Se anche stavolta la politica parlerà un linguaggio che i cittadini non capiscono da tempo, sarà un male, questo si, grave che colpirà tutti. Soprattutto i giovani che sono la componente “liquida” di questa società e che non meritanodi essere espulsi.