Certo che è proprio difficile e complicato commentare i fatti e le parole dei politici di questo periodo, che, se non fosse per la drammaticità della situazione, sarebbe anche divertente.
Ci rendiamo conto che come si crea una maggioranza parlamentare per formare un governo subito iniziano i distinguo tra gli alleati?
Noi ci convinciamo sempre di più, scrivendo, che non riusciamo a vedere quali siano le stelle comete che guidano verso la ri-nasciata di quest’Italia martoriata, anche dalle alluvioni e dalle condizioni meteo.
Ogni Partito di maggioranza espone idee diverse e opposte a quelle degli altri, ritenendo di fare meglio, però se poi le proposte avanzate fanno scricchiolare il governo allora una bella frenata e una bella marcia indietro. Tanto non ci capisce più nulla nessuno.
Una politica fatta di mezze idee e di mezzi programmi elaborati in poche ore pur di concludere un’alleanza. Il primo governo Conte ci mise più tempo ad elaborare il contratto, ne parlarono molto di più di questo secondo Conte. E se ne vedono purtroppo le conseguenze.
E vogliamo dire del ruolo della piattaforma Rousseau e del ruolo di Beppe Grillo? Non siamo più in grado di valutare più nulla perché le carte, sul tavolo, vengono date continuamente senza aspettare nemmeno che finisca la mano. C’è sempre qualche giocatore che tira fuori Assi dalla manica e che chiede di rimischiare tutto il mazzo.
Sia dalla maggioranza che dall’opposizione, dai a scaricare insulti e critiche su tutti. Non intuiamo perché ci sia questa gran voglia di delegittimazione reciproca. Tutta la politica ne risentirà.
Ora è sotto torchio della magistratura Matteo Renzi, ieri lo era Salvini, l’altro ieri lo era Berlusconi, domani vedremo. Non è però che dobbiamo criticare la magistratura se interviene. Ci ricordiamo che è il terzo potere dello Stato? La Magistratura non è un corpo estraneo che interviene tanto per intervenire. Sono gli altri due poteri, quello legislativo e quello esecutivo che si sono pressoché fusi. La Magistratura è rimasta libera e indipendente, fino a prova contraria. Ma occorre farla lavorare. Ha dimostrato di saper isolare gli eventuali interventi impropri. Il potere giudiziario è indispensabile così com’è, altrimenti cambiamo proprio modello di gestione dello Stato.
Il vero dibattito dovrebbe nascere tra gli altri due poteri, che, francamente non li vediamo più distinti come dovrebbero essere.
Leggi di iniziativa parlamentare se ne fanno sempre meno. Quasi tutti i provvedimenti nascono nel governo e vanno, poi, a tramutarsi in norme. Forse dovrebbe essere l’esatto contrario. È dal Parlamento che dovrebbero nascere le leggi; l’altro potere -il governo- si chiama esecutivo perché dovrebbe applicare ed eseguire quelle leggi. I Ministri devono dare le linee guida ed il Premier attingere dal Parlamento. Non siamo ancora una Repubblica presidenziale, quello che noi chiamiamo Premier è solo il presidente di un Consiglio, seppure dei Ministri. Le Assemblee che deliberano le strategie sono le due Camere.
Riprendiamoci Camera e Senato per favore, perché è lì che abbiamo messo i nostri rappresentanti.