Un’ampia delegazione di società italiane di servizi idrici è tornata di recente da una visita in Israele per cercare collaborazioni e partnership nelle tecnologie idriche, incontrando rappresentanti di startup, agenzie governative ed enti commerciali mentre l’Italia combatte la peggiore siccità del Paese degli ultimi 70 anni. La delegazione di 22 società italiane di servizi idrici e tre imprese di ingegneria è stata ospitata dall’Israel Export Institute, un ente governativo sotto la supervisione del Ministero dell’Economia e dell’Industria responsabile dello sviluppo di possibilità commerciali, partnership e alleanze strategiche.
Con oltre il 60% del suo territorio deserto, Israele ha lavorato per decenni per sviluppare una tecnologia che faccia contare ogni goccia d’acqua. Oggi, la maggior parte della sua acqua potabile deriva da impianti di desalinizzazione ed è considerata un leader globale in tutti gli aspetti della gestione dell’acqua. Secondo l’Israel Export Institute, ci sono oltre 250 aziende che sviluppano tecnologie e attrezzature per l’acqua in ISRAELE e il paese esporta ogni anno circa 2,4 miliardi di dollari in tecnologia e attrezzature per l’acqua. Secondo il database Finder su Start-Up Nation Central, un’organizzazione no-profit che tiene traccia del settore, oltre 180 startup sono specializzate nei settori del trattamento delle acque e delle acque reflue, irrigazione, infrastrutture idriche, gestione della rete idrica, tecnologia di desalinizzazione e sorveglianza della qualità dell’acqua. (ITALPRESS).